Napoli, è Callejon il jolly di fascia: le tre vite dello spagnolo in azzurro


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Inviato a Zurigo

Le 32 candeline soffiate appena tre giorni fa sono già un
ricordo. Perché nella testa di Callejon adesso la festa
è finita. L’unico pensiero è la gara di questa
sera contro lo Zurigo, quando sarà lui a guidare la
spedizione europea del Napoli. Non con la fascia da capitano, che
dopo l’addio (manca solo l’ufficialità) di Hamsik
è passata sul braccio di Insigne, ma con la sua esperienza.
Sì, perché con quella di stasera il contatore delle
sue presenze europee salirà a quota 67. Senza Albiol
è lui il più esperto di tutti, motivo in più
per fare la differenza.

Con l’arrivo di Ancelotti la vita calcistica di Callejon ha
subito un’ennesima metamorfosi. Da esterno d’attacco a
esterno tutto fare. Carletto gli ha chiesto un sacrificio in
più per dare una mano a tutta fascia. Su e giù, come
ha sempre fatto. Uomo capace di conservare il posto fisso sotto tre
gestioni diverse: Benitez, Sarri e Ancelotti. Cambia l’ordine
degli allenatori ma la presenza di Callejon resta fissa. Ha
imparato a difendere (con Benitez), ad attaccare la
profondità (con Sarri) e a fare da equilibratore a
centrocampo (con Ancelotti). A proposito: il nuovo allenatore del
Napoli ha cucito su di lui un vestito del centrocampo praticamente
su misura. Esterno destro con licenza di attaccare, ma sopratutto
di dare copertura quando Malcuit scatta in sovrapposizione.

From: Il Mattino.

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