A sinistra l’uscita di Ghoulam aprirebbe la strada a Reguilon. Possibile il divorzio con Maksimovic
C’è vita sul K2, eccome: e ormai tutto ruota su quel gigante da settanta milioni di euro (benefit da aggiungere) che può cambiare l’esistenza a chi lo acquista (il Manchester City) e anche al Napoli che lo cederà. Il mercato è immutabile, resta eguale a se stesso, «ignora» le dinamiche dell’Universo, le crisi economiche, le difficoltà affrontate con il lockdown e quelle che si temono in prospettiva, e va avanti, lentamente o anche rapidamente, dipende dai punti di vista: Kalidou Koulibaly è l’oro di Napoli, da incassare per ricostruirsi dentro, partendo (innanzitutto) dalla difesa, che cambia volti un po’ ovunque e che aspetta Gabriel, corteggiato dall’Arsenal ma legato a De Laurentiis da quel gentlmen’s agreement che riguarda il Lilla ma anche il brasiliano. Nel frattempo, il Napoli comunque ha già preso anche Amir Rrahmani nello scorso gennaio e tra pochi giorni comparirà nel ritiro azzurro.
Quando Koulibaly saluterà, e potrebbe accadere in tempi agevoli, Gabriel diventerà il centrale di riferimento che Rino Gattuso vorrà sistemare al fianco di Manolas: e in quell’istante, con i saluti del senegalese, partiranno le manovre laterali, che riguarderanno Maksimovic ma anche Malcuit, Ghoulam e (ma dipenderà da una serie di valutazioni) semmai anche Hysaj, che ha un contratto in scadenza 2021. Il Napoli si ritroverà con una difesa rimescolata, dovrà riflettere su Meret e Ospina e quel «ballottaggio» fastidioso, poi guarderà a sinistra, dove vorrebbe inserire Sergio Reguilon (24 a dicembre) del Real che sta facendo sfracelli con il Siviglia.
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