Due anni, 55 perle. Alcune pesanti, altre belle da vedere, altre ancora che hanno fatto solo numero. La solitudine di quei numeri che oggi sono l’ultima cosa che resta a Gonzalo Higuain. L’argentino, due anni dopo il grande affronto al Napoli e il passaggio alla rivale Juventus, cambia ancora maglia. Giocherà sempre in Italia, ma con le strisce rossonere del Milan. Senza Champions, senza velleità di scudetto, senza palcoscenici internazionali di assoluto livello. La parabola calcistica del Pipita conosce ancora un bivio: l’arrivo di Cristiano Ronaldo a Vinovo ha cambiato i suoi piani dopo un Mondiale da dimenticare. Una storia che si ripropone visto che Gonzalo era andato via da Madrid dove il portoghese cominciava ad essere leader e protagonista assoluto dell’attacco madridista.
«Non c’è più spazio per te», questo il messaggio recapitato al Pipita dalla dirigenza bianconera negli ultimi giorni. Niente più obiettivo Champions, quindi, fallito negli ultimi due tentativi. Niente più record di gol in Serie A. Oggi gli occhi dei tifosi juventini, pur tristi di lasciarlo andare ad una big italiana, sono tutti per Ronaldo. Quasi come un fuggitivo, Higuain ha fatto la valigia e si è spostato a Milano: visite, firma e voglia di ricominciare a San Siro. Non sarà solo, però, perché in rossonero ritroverà facce amiche: Ivan Strinic, ma soprattutto Pepe Reina, l’uomo che ha guidato anche il suo destino negli anni napoletani tra Benitez e Sarri. I due sono grandi amici, parlano la stessa lingua e sono arrivati inieme anche a Milano. Per questo Higuain non avrà troppi problemi, sperando che il sodalizio sia dei migliori come nella parentesi azzurra.
Ed è proprio l’azzurro il colore più frequente nei propri pensieri. Il beffardo destino del campionato ha infatti voluto che il nuovo esordio del Napoli al San Paolo in questa stagione fosse proprio contro il Milan. Una gara già di per sé delicata, visto il passato importante del nuovo allenatore azzurro Carlo Ancelotti, ma arricchita da prospettive di rivalsa. Pepe Reina potrebbe accomodarsi in panchina per far spazio al più giovane (e napoletano) Donnarumma, ma in attacco Higuain ci potrà essere. A Fuorigrotta, davanti al pubblico che per tre anni l’ha osannato, il Pipita ci è già tornato con la maglia della Juve e ha saputo lasciare il segno: lo scorso anno il gol decisivo per l’1-0 vincente in campionato, due anni fa quattro furono i gol contro gli azzurri e due proprio al San Paolo nella gara di ritorno di Coppa Italia. Insomma, lo stadio che è stato anche casa sua continua a portargli fortuna, ma per una volta Napoli spera che il ciclone Gonzalo possa essere clemente. E che il cambio di maglia non gli porti troppa fortuna.
From: Il Mattino.