Mattia Grassani, avvocato del Napoli, è tornato a parlare ai microfoni della radio ufficiale azzurra all’indomani del nuovo decreto annunciato per il 4 maggio prossimo e che frena ancora il mondo del calcio. «Un calciatore non può allenarsi al parco nonostante ci sia la riapertura dei parchi, perché tutti loro devono tutelarsi da infortuni e dal virus» ha detto. «Chi non è sportivo professionista può andare al parco, ma un calciatore no perché avrebbe tanti rischi. Ci sono delle contraddizioni nel decreto. Siamo di fronte ad una realtà che muta di giornata in giornata: è già un segnale forte quello che la parte politica ha dato, c’è la voglia di modificare questo protocollo e quindi lavorare insieme».
«L’ultima volta che ho sentito De Laurentiis stavamo ancora discutendo della tematica gestione contrattuale» ha continuato l’avvocato del Napoli a Radio Kiss Kiss. «Ripresa calcio? Nelle proposte di adeguamento del format e di valutazioni di soluzioni alternative ho sempre creduto. Ma molte di queste proposte hanno il sapore di formule che soddisfano l’interesse personale. Una sola partita che decida lo scudetto farebbe scontenti tanto, non avrebbe senso. Una formula playoff, invece, potrebbe averne sicuramente di più».