Come contro l’Atalanta, Luciano Spalletti resterà lontano dalla panchina azzurra del Maradona anche domani pomeriggio, contro l’Empoli. Una squadra che conosce bene, Luciano, allenata da un ex compagno di un viaggio lunghissimo come Aurelio Andreazzoli. «Da Andreazzoli ho imparato tanto, lui come tutti i miei collaboratori vedono cose che io non vedo. È un allenatore capace e organizzato», ha detto Spalletti, oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss vista l’assenza della abituale conferenza pre partita. «L’errore più grave che potremmo fare ora è sottovalutare la gara con l’Empoli. È una squadra in forma, ha una classifica che li lascia tranquilli di giocarsi la partita. Stanno proponendo un calcio importante, per batterli dovremo essere al massimo delle nostre possibilità».
«Dalla partita con il Leicester esce fuori un Napoli con l’anima. Si è vista disponibilità da tutti e ci permetterà di esprimere la qualità totale dei calciatori che abbiamo», ha continuato Spalletti, protagonista giovedì sera nella grande vittoria in Europa League contro il Leicester che è valsa il passaggio del turno, anche se da seconda nel girone. «I tifosi ci hanno dato una spinta fondamentale. Percepiscono la nostra totale dedizione alla maglia, si fidano di noi ed è un supporto che ha un peso determinante sulle nostre prestazioni. Con loro che giocano sugli spalti noi siamo più forti. Sorteggio? Avremmo voluto evitare le più forti che arrivano dalla Champions, ma anche loro avrebbero voluto evitare noi. Giocare contro i top club europei è un’opportunità di crescita per una squadra ambiziosa come la nostra. Ci confronteremo volentieri, tanto poi per arrivare in fondo bisogna vincere e batterle tutte». Aurelio De Laurentiis ha detto che è il miglior allenatore della sua gestione a Napoli: «Ringrazio il presidente per le belle parole spese, ci spingono a fare meglio. Ha avuto allenatori importanti che hanno portato qui tanti campioni, poi ogni stagione ha la sua storia e i paragoni sono impossibili».
Ma che Napoli aspettarsi contro l’Empoli? Gli azzurri fanno ancora i conti con le tante assenze fatte registrare. «Insigne, Anguissa e Lozano saranno convocati. Per noi è importante far bene domani perché poi avremo una settimana completa a disposizione per prepararci, era da tanto che giocavamo in apnea», ha subito detto Spalletti, che domani raggiungerà la sua panchina numero 500. «Così poche? Pensavo fossero di più, nella mia vita sono stato più in campo che a casa. Ora punto alle 1.000 partite, altrimenti non smetto. Sarò sincero, sono un po’ deluso dal ricorso respinto. È difficile avere un confronto collaborativo con gli arbitro: a fine gara a Sassuolo ho ammesso le mie colpe ed ero fiducioso per il ricorso, ma evidentemente non è bastato»