Napoli: errori, cali e paura la via crucis azzurra del 2019


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Squadra poco brillante da un punto di vista atletico e involuta
sotto il profilo del gioco: la prestazione contro l’Arsenal
è la fotografia del calo azzurro da inizio anno (o meglio da
appena dopo la sconfitta di Anfield contro il Liverpool e la
conseguente eliminazione dalla Champions League) e in particolar
modo nell’ultimo mese con l’unica eccezione rappresentata
dal successo all’Olimpico sulla Roma.

Il Napoli è arrivato a pezzi nel momento più
importante dell’anno perdendo nettamente il doppio confronto
con i Gunners e vedendo sfumare il sogno di arrivare fino il fondo
all’Europa League, ultimo obiettivo della stagione dopo
l’eliminazione nella fase a gironi in Champions e ai quarti di
finale in Coppa Italia e con la corsa scudetto già da tempo
archiviata dalla Juve.

Un possesso palla lento e improduttivo: atleticamente il Napoli ha
confermato tutte le difficoltà emerse già da tempo,
la squadra procede sempre alla stessa velocità senza
riuscire ad imprimere il cambio di ritmo necessario per mettere in
difficoltà avversari solidi e ben messi in campo come
l’Arsenal. Nessun guizzo in fase offensiva negli uno contro
uno, eccezion fatta per uno spunto efficace di Fabian Ruiz nel
primo tempo e un altro di Insigne, grande affanno sulle seconde
palle quasi sempre vinte dai Gunners, una differenza netta emersa
in tal senso soprattutto all’Emirates ma anche al San
Paolo.

Un Napoli spento sul profilo atletico e come ardore agonistico.
E’ vero che Ancelotti aveva preparato un assalto ragionato per
evitare di esporsi alle ripartenze dell’Arsenal ma il Napoli
è stato totalmente privo di quell’intensità
necessaria per mettere paura in avvio agli inglesi. L’effetto
ambientale che aveva spinto la formazione di Emery all’andata
non ha sortito effetti positivi sul Napoli nella partita di ritorno
al San Paolo. Mai una vera e propria fiammata, partita scialba e
piatta quella degli azzurri. L’unico pronto, tonico, reattivo e
pronto a sfidare a muso duro gli azzurri è stato Koulibaly
che contro l’Arsenal si è confermato ancora una volta
l’unico top player di livello assoluto del Napoli.

From: Il Mattino.

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