«Chi ama non dimentica». A fine gara il terzino sinistro Elisabetta Oliviero ha sfoggiato una maglia bianca con l’inconfondibile dedica. In evidenza il numero 10 sulle spalle e nel riquadro raffigurato il volto di Diego Armando Maradona. A Barra, contro le bianconere, capitan Federica Di Criscio e compagne hanno dato fondo a tutte le energie. Hanno onorato al meglio la memoria del Pibe de Oro, al quale avrebbero certamente tributato la vittoria.
Allo stadio Caduti di Brema è stata certamente una giornata speciale. Inedito il primo confronto della storia tra Napoli e Juventus al femminile. Per la prestazione sfoderata, il carattere mostrato e l’impegno profuso, le azzurre difficilmente dimenticheranno il big match con la capolista né la città dimenticherà mai il suo intramontabile campione.
Induce alla riflessione la classifica di serie A. Corsa salvezza ancora aperta con le sconfitte di Bari (battuto 4-2 dal Sassuolo della napoletana Valeria Pirone, autrice del vantaggio), San Marino (sconfitto 2-0 dall’Inter), Hellas Verona (caduta in casa 2-1 con l’Empoli), prossimo avversario del club presieduto da Lello Carlino. Domenica 13 dicembre sarà uno scontro diretto per le ragazze allenate da Giuseppe Marino, desiderose di riscattarsi, ridurre il divario e rilanciarsi. Pugliesi a tre punti, sammarinesi a cinque lunghezze, scaligere a sette. Ormai stufe di essere considerate il fanalino di coda, Paola Di Marino e socie intendono svestire i panni di Cenerentola.
Intanto arriva in prestito dal Milan Gudný Árnadóttir. Dopo aver concluso la sua esperienza in patria con il Valur (6 reti in 83 incontri), il difensore islandese indosserà la numero 2. Vanta, inoltre, 8 presenze in nazionale maggiore, ed è reduce dalle gare di qualificazione, che hanno visto l’Islanda approdare al prossimo Europeo.