Un finale di stagione sognando il miracolo al Camp Nou, e nei primi minuti molti ci avevano pure creduto: un Napoli da subito grintoso con una divisa che ricorda quella dei blancos, e contro i blaugrana sembrava quasi di vedere El Clasico, dove tutto può succedere. Così via alla fantasia per i tifosi azzurri, alimentata da quel palo di Mertens dopo appena due minuti. E sui social è subito stato: «Che squadra, siamo i più forti»; «Ora Ciro ve ne dà». Questo però solo per dieci minuti, fino a quel gol su calcio piazzato messo in rete da Lenglet dove l’unico alto sulla traiettoria è scivolato per uno scontro di gioco con Fabian lasciando spazio a chi difficilmente sbaglia. Ma Koulibaly durante tutta la gara si è chiamato addosso le critiche dei suoi tifosi: «In questa stagione non è pervenuto»; «Ha iniziato l’anno male e lo ha finito male»; «Troppe disattenzioni, non è da lui, dov’è il nostro K2», è la voce che aleggia sul web.
Dall’altra parte invece Messi non ne ha sbagliata una, tanto che persino i tifosi avversari ne hanno apprezzato la classe e la grandezza, mentre ad ogni occasione per i ragazzi di Gattuso un errore di troppo o un certo Piquè davvero instancabile, accompagnato dai suoi colleghi di reparto che si sono confermati ancora una volta niente male. Stessa cosa per il popolo dei social non si può dire di Di Lorenzo, o spostandosi in avanti anche dell’amatissimo Callejon, alla sua ultima partita in maglia azzurra. Ma nonostante l’amore e la riconoscenza in tanti chiedevano la sostituzione con la speranza di poter vedere qualche bagliore. Quello che più è mancato, tuttavia, è stata una prima punta pronta a buttare la palla in rete.
Qualche fantallenatore ha richiesto a gran voce durante la gara : «Lui può spezzare la difesa avversaria con la sua velocità». E Gattuso lo ha ascoltato, anzi, a un certo punto ha messo in campo tutte le forze offensive possibili, con la speranza di sorprendere finalmente ter Stegen. Politano entrato subito in partita, ma persino Milik ci ha provato regalando al pubblico qualche brivido con il suo gol subito annullato dal Var per fuorigioco. «Questa sera avevi l’opportunità di Juventus», scrivono i tifosi del Napoli. Solo Insigne dal dischetto è riuscito a rompere il tabù del Camp Nou, ma troppo poco. E c’è chi vira sull’ironia: «Chiamano Messi piccoletto, ma se il più piccolo fa vincere noi con Insigne non avremmo avuto rivali».
E allora è pronto il coro dei «Te lo avevo detto», «Ma dove ci avviamo? Hai visto che squadra che hanno?», «Presidente, devi comprare i giocatori»; «Ma davvero credevate che contro il Barcellona avevate speranze?», torna a tuonare forte sul web. Più timida invece la voce dei sostenitori azzurri: «Hanno dato quel rigore, altrimenti sarebbe stata un’altra gara», «Era il Barcellona più scarso di sempre e noi potevamo lottare di più. Abbiamo fatto vedere cose buone».
Ma è così che finisce la stagione azzurra già cominciata male. Qualcuno sente nell’aria profumo di rivoluzione, altri si lasciano trasportare dalla malinconia di dover salutare quei campioni che per tanto tempo hanno fatto sognare. E dopo questa gara forse c’è chi li saluta meno a malincuore: «È ora che vadano via, grazie per tutto ma abbiamo bisogno di ringiovanimento e grinta nuova»; «Chi non è convinto più della scelta Napoli deve partire, qui ci vuole passione e carattere».
«Ora potete continuare le vostre gite in barca e le cenette a Capri», «Chissà quando rivedremo la Champions», commentano i napoletani un po’amareggiati. Ma lo svago in barca sarà solo per qualche giorno, perché presto si va a Castel di Sangro e il nuovo campionato è vicino. Poco riposo, poco tempo per il mercato e per l’ambientazione delle new entry, ma tanta speranza per la nuova stagione dove la Juve non sembra più imbattibile, mentre altre squadre si fanno largo per la parte alta della classifica di Serie A. «Finora siamo stati l’unica squadra a Sarri ma noi non siamo pervenuti»; «Non c’è solo la Juve da battere, dobbiamo ricaricarci presto».
In ogni caso è una stagione che resterà nella storia del calcio per tanti motivi. Il Napoli ancora una volta lascia la Champions agli ottavi, scende al settimo posto in campionato ma ha un trofeo in più in bacheca. E anche se con un po’ di amaro in bocca, i napoletani sono pronti per tornare a sognare.