Una doppietta di Insigne e le reti di Demme, Lozano, Zielinski e Politano regalano tre punti d’oro agli azzurri, che mercoledì sfideranno la Juve in Supercoppa
Un Napoli devastante, spietato, concreto. Una Fiorentina viva, sprecona e sfortunata. Gattuso ha travolto Prandelli con sei gol, ha centrato la seconda vittoria consecutiva in campionato (la terza considerando la Coppa Italia con l’Empoli), ha acciuffato la Roma in classifica ma soprattutto ha ritrovato morale e convinzione in vista della sfida con la Juve mercoledì in Supercoppa. Sei gol subiti che probabilmente hanno punito troppo severamente la Viola, che ha retto il confronto nel primo tempo nonostante il punteggio e le quattro reti prese facciano pensare esattamente il contrario.
Una doppietta di Insigne (una rete su rigore e anche un fantastico assist) e i gol di Demme, Lozano, Zielinski e Politano hanno certificato la giornata perfetta del Napoli, che al Maradona ha ritrovato d’incanto la via del gol. Sarà stato anche il pranzo di Ercolano in settimana con il patto del Vesuvio, ma dopo una serie di partite in cui hanno fatto collezione di occasioni sprecate, gli azzurri hanno segnato 4 gol in 4 tiri in porta nel primo tempo contro la Fiorentina. Le stranezze e le imprevedibilità del calcio, ma anche la conferma che la squadra di Gattuso con Demme e Bakayoko in mezzo al campo ha più spessore, più sostanza, più dinamismo. In altre parole, è un’altra squadra. La positività al Covid di Fabian Ruiz costringerà il tecnico a riproporre quest’accoppiata con la Juve e per il Napoli forse non è una cattiva notizia. Così come fa sorridere il rientro di Mertens, fuori dalla partita con l’Inter: una soluzione in più da qui in avanti in attesa di Osimhen, anche se Petagna oggi ha regalato due assist decisivi a Insigne e a Demme. Il capitano si è riscattato non solo con una doppietta, ma con un’azione alla Maradona che si è chiusa con un super assist per Lozano dopo aver portato a spasso mezza difesa viola. Nei minuti finali Insigne (salito a 99 gol in azzurro) ha lasciato il campo al baby Cioffi, attaccante classe 2002 originario di Maddaloni, che ha debuttato in serie A.
Una giornata da archiviare al più presto invece per la Fiorentina, che da Napoli deve portarsi via solo le note positive. Per un tempo, quando la partita è stata viva, la squadra di Prandelli ha retto il confronto, anzi ha costruito più del Napoli. Ma, a differenza degli azzurri, non ha mai concretizzato: Vlahovic di testa, una traversa di Biraghi (tiro deviato da Demme) che poi ha sprecato con un diagonale a lato e un miracolo di Ospina su Ribery. Prandelli ha scelto di giocarsela a viso aperto, ha dato filo da torcere con i “quinti” Venuti e Biraghi e ha liberato sulla trequarti Callejon e Ribery: il grande ex della partita, forse tradito dall’emozione, non si è mai visto. L’ex Bayern, invece, ha costruito forse una delle migliori occasioni della partita, prima di essere sostituito all’intervallo. Il punteggio finale potrebbe far pensare a una squadra allo sbando, ma anche Commisso in tribuna si sarà reso conto che non è così.
Napoli-Fiorentina 6-0: tabellino e statistiche