Napoli fuori anche dall’Europa: perché è una stagione insufficiente


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Addio all’Europa. La notte più amara per il Napoli e il calcio italiano che chiude ai quarti la sua stagione internazionale. Impauriti davanti alla montagna da scalare (servivano 3 gol per accedere alle semifinali), gli azzurri si sono spenti al gol di Lacazette. Una punizione che Meret ha battezzato nel modo sbagliato, non tuffandosi sul proprio palo. C’è il dispiacere per la rete di Milik annullata per fuorigioco dopo 25′ (in Europa League non c’è il Var e dunque restano i dubbi) e altre dubbie valutazioni dell’arbitro Hategan. Ma non è il tempo degli alibi. C’è la constatazione di una squadra che non ha avuto il coraggio inutilmente chiesto da Ancelotti prima delle sfide all’Emirates e al San Paolo. Ieri sera, dopo dieci minuti, l’Arsenal aveva il comando del gioco: possesso palla del 62 per cento contro il 38 del timidissimo Napoli, poi riemerso però mai pericoloso. Il limite di una squadra senza personalità, schierata con il tridente soltanto nel secondo tempo: bisognava rimontare, però il tecnico ha pensato anzitutto a mantenere l’equilibrio schierando due centrali e mezzo in difesa. Serviva un’impresa e gli azzurri non hanno avuto lucidità e forze per realizzarla. Presunti campioni e impalpabili talenti sono spariti.
 

From: Il Mattino.

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