La colonnina di mercurio avrebbe fatto fatica a colorarsi ancora un po’ a prescindere. Perch la temperatura di luned sera in contemporanea con il fischio d’inizio di Napoli-Inter era bassa, anzi bassissima. Ma il contributo da parte dei tifosi azzurri per migliorare le cose al San Paolo stato pressoch nullo. Questo perch nonostante l’avversario blasonato, i napoletani continuano con il loro momento di grande freddezza nei confronti della squadra.
Le curve proseguono il loro sciopero contro le sanzioni del decreto sicurezza applicato alla lettera al San Paolo, ma contro l’Inter gli ampi spazi vuoti che si erano visti nell’ultima gara del 2019 con il Parma sono quasi del tutto spariti. Colpo d’occhio sicuramente migliorato, mentre all’orecchio nulla di nuovo è stato percepito. Perché senza le curve che cantano, il San Paolo assomiglia sempre più a un cimitero. Certo, qualche sporadico coro arriva dai Distinti, ma non può bastare se si pensa alla bolgia che storicamente caratterizzava l’impianto di Fuorigrotta. Chissà cosa penserebbe oggi Yaya Tourè che qualche anno fa raccontava con un misto di stupore e paura l’accoglienza ricevuta con il Manchester City in occasione della decisiva sfida di Champions nel 2011.
Ecco perché ieri, in diretta su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli. «Ho incontrato un rappresentante del tifo che mi aveva chiesto un appuntamento, mi ha sottoposto la problematica dello stadio evidente: non si percepisce più il calore del tifo organizzato. Abbiamo deciso di convocare un tavolo, che si terrà entro un mese, a cui presenzieranno Comune, società, Questura e rappresentanti del tifo organizzato. Dobbiamo creare le condizioni affinché a questo tavolo ci siano tutti e siano tutte persone qualificate con cui parlare. Mi sembra doveroso cercare una soluzione che possa riportare all’interno dello stadio il tifo che ci ha fatto sognare. La mancanza del tifo è come avere un giocatore in meno». Al momento, però, il Napoli non ha ancora ricevuto alcun invito per partecipare al tavolo delle trattative e l’impressione è che difficilmente le parti possano trovarsi.
Di sicuro la questione resta, tanto più che il Napoli ha incassato contro l’Inter la terza sconfitta consecutiva in casa, roba che non succedeva dall’era Zeman. Quello di lunedì sera è stato l’ennesimo ko avvenuto in un clima surreale e alla fine sono piovuti insulti e fischi diretti a De Laurentiis, gesti di dissenso arrivati non più dai soli appartenenti ai gruppi del tifo organizzato (che come detto non entrano al San Paolo da novembre), bensì da tutto il resto della tifoseria che sembra davvero arrivata a un punto di non ritorno. Quel che preoccupa, infatti, è il forte sentimento di scoramento che regna all’interno della tifoseria tutta, senza alcuna distinzione di settore nello stadio. Anche Gattuso si è reso conto del momento di grande difficoltà, tanto è vero che dopo la sconfitta con l’Inter si è detto pronto a incontrare i rappresentati della tifoseria per cercare di sanare questa frattura che rischia di continuare a provocare altri danni. Intanto per le prossime gare con Perugia (coppa Italia) e Fiorentina saranno applicate delle tariffe speciali per l’accesso al San Paolo.