Napoli, è il momento di cambiare: avanti anche con scelte impopolari


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Prosegue il digiuno degli attaccanti titolari, però almeno arrivano i gol di scorta. Sono quelli dei giocatori meno utilizzati da Ancelotti per scelta o infortuni. Dopo la vittoria in Svizzera doveva essere una formalità liquidare lo Zurigo e tale è stata. I 18mila del San Paolo – tra gli assenti anche De Laurentiis – hanno applaudito le reti di Verdi e Ounas, scelti come esterni perché a Callejon è stato concesso un turno di riposo e Zielinski è stato accentrato accanto a Diawara. Giocano poco, però l’ex Bologna ha accusato problemi fisici e il francesino ha un limite rappresentato dalla continuità di rendimento, perché ha qualità, quella che ha colto Ancelotti a differenza di Sarri. Ounas ha servito con precisione Verdi che ha colpito di destro e lui ha raddoppiato nella ripresa sfruttando l’assist di Mertens, una delle poche cose significative del belga, l’ombra del formidabile attaccante visto all’opera nelle precedenti due stagioni. Questa involuzione preoccupa, così come la difficoltà di Insigne e Milik a centrare lo specchio della porta, perché adesso in Europa League si farà sul serio. Il polacco è ancora a caccia della prima rete in Coppa: l’ha sfiorata appena entrato in campo, poi sotto porta ha avuto un’altra chance, sprecata come quelle nella partita col Torino. È questa lucidità che deve essere ritrovata in tempi brevi perché la prima gara degli ottavi si gioca il 7 marzo, quattro giorni dopo la notte dell’orgoglio, la sfida contro la Juve al San Paolo, quando Fuorigrotta dovrà riempirsi per spingere gli azzurri all’assalto della capolista. Ancelotti, da parte sua, crea già il clima augurando all’Atletico Madrid di vincere la Champions (con una frecciata al presidente dei Colchoneros che aveva polemizzato con Cristiano Ronaldo): è tra gli uomini di calcio che detesta di più la Juve e il suo ambiente, proprio per averlo frequentato, e qui ha trovato terreno fertilissimo.
 

From: Il Mattino.

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