Napoli, il piano di Spalletti in Scozia: niente turnover contro i Rangers


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Inviato a Glasgow

Certi dubbi sono proprio meravigliosi, Spalletti di sicuro se ha qualche dilemma dovuto a una rosa che, nonostante qualche indisponibile, offre più di una alternativa. Risparmiare Anguissa per il Milan o gettarlo nella mischia anche domani sera? Kvara lo teniamo in caldo per San Siro, nella notte della sua prima volta nella Scala del calcio, o gli facciamo prendere ancora confidenza con la Champions? E lì davanti, chi scegliere tra Simeone e Raspadori? Avercene, di simili problemi, e intanto si può scegliere. Magari senza forzare il ritorno di Lozano che anche ieri non si è allenato: vero che non ha più la febbre, ma magari potrebbe essere lasciato a Castel Volturno. Come Osimhen. In ogni caso, 

Spalletti ha dovuto riprogrammare tutto il lavoro settimanale dopo la decisione della Uefa di spostare di 24 ore la gara con i Rangers. Non è solo lui infastidito, ma anche il club, per la decisione: perché nessuno nel Napoli non riconosce l’evento straordinario che ha colpito il Regno Unito, ma si aspettavano che la gara si giocasse almeno alle 18,45, in maniera tale da poter far rientrare in tarda serata la squadra. E invece l’Uefa ha detto di no all’orario richiesto dal Napoli. Così da Glasglow il gruppo azzurro partirà alla fine del match e atterrerà a Capodichino praticamente alle prime luci dell’alba di giovedì. E i giocatori dovranno rinunciare anche al giorno di riposo che pure era stato pianificato prima di gettarsi a capofitto al big match con i rossoneri. Vista con gli occhi di Spalletti una beffa: sia perché i Rangers arrivano riposatissimi a questa gara (non giocano da 8 giorni), sia perché avrà appena due giorni pieni per preparare la gara con il Milan. Ma è chiaro, non farà polemiche. È una situazione completamente slegata alle faccende del calcio. 

Contro i Rangers non c’è voglia, né intenzione, di ruotare gli uomini. Sa che c’è un blocco che ha, in questo momento, un rendimento più affidabile e a Glasgow vuole puntare, all’inizio, su quel blocco. In Champions, Luciano adesso vuole andare di fretta: la vittoria con il Liverpool proietta gli azzurri verso gli ottavi, quella di Ibrox Park è una occasione unica per rafforzare la leadership nel girone. Inutile nascondersi: lui è uno che studia, valuta, soppesa, sperimenta, approfondisce, ma non lascia neppure una briciola per strada. Non è in corso un processo di cambiamento, piuttosto uno di adeguamento. Domani sera ha già avvertito dei rischi dell’ambiente caldo (50 mila spettatori ma qui ci sono 8 gradi) e per molti sarà una bella prova del fuoco, la prima trasferta europea. Osimhen è fermo ancora per un problema muscolare (bisognerà avere pazienza) e gli indizi portano alla conferma di Raspadori titolare anche domani sera, proprio come contro lo Spezia. Con Simeone pronto a entrare nel secondo tempo. Con Kvara a sinistra (nessun riposo per lui) e Politano a destra, visto che il messicano al massimo andrà in panchina.

Sulla linea mediana, Spalletti dovrebbe puntare sui tre “titolarissimi” ovvero con Lobotka, Zielinski e Anguissa. Spalletti sa che per passare il turno deve tornare almeno imbattuto dalla Scozia, prima di dover affrontare quella che appare la vera rivale nella corsa agli ottavi, ovvero l’Ajax. E in difesa? La verità è che, Di Lorenzo l’intoccabile a parte, come sceglie non sbaglia. Fino ad adesso, anche Juan Jesus e Ostigard non hanno mai deluso quando Spalletti li ha schierati. Non sarà così domani: dovrebbe toccare ancora a Rrhamani e Kim, ma non è escluso che qualche valutazione il tecnico azzurro la stia facendo in queste ore. A sinistra, forse l’unico ballottaggio: potrebbe toccare a Olivera piuttosto che a Mario Rui. 
 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_glasgow_rangers_piano_spalletti-6924011.html

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