Tutto il San Paolo urla Kalidou-Kalidou nella speranza che gli
lascino calciare il rigore concesso al Napoli, ma Koulibaly se ne
sta nelle retrovie, e Carlo Ancelotti è inflessibile al
sentimentalismo collettivo, tira Simone Verdi, segna, la Sampdoria
prende tre gol, e soprattutto Fabio Quagliarella non batte il
record di Batistuta: tutto passa per Koulibaly. Le parole le porta
via il vento, le prestazioni restano e Koulibaly ha giocato per
riscattare quella opaca di San Siro col Milan in Coppa Italia, la
sua leggerezza sul secondo gol di Krzysztof Piatek, cercando
persino di segnare. Con ostinazione è intervenuto su ogni
pallone, per poi trovarsi anche a scendere sulla fascia e scambiare
in appoggio per liberare compagni in area, quella opposta alla sua,
che ha gestito con mansuetudine e saggezza.
From: Il Mattino.