NAPOLI IN EUROPA: SI RIPARTE DA LEICESTER


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Stasera il debutto degli Azzurri in un’Europa League rivoluzionata

Appena archiviata la due giorni di Champions, siamo giunti alla prima di andata della Fase a Gironi dell’Europa League 2021-22, con l’esordio degli Azzurri. Quest’anno le Coppe Europee subiscono cambiamenti importanti: con la nascita della nuova competizione continentale, la Conference League, l’Europa League diventa inevitabilmente molto più competitiva. Non saranno più 12 i gironi, bensì 8 come in Champions League. Il primo effetto prodotto dalla riduzione del numero di partecipanti, si nota osservando la caratura (e il blasone) delle squadre sorteggiate in seconda e terza fascia, che negli anni precedenti sarebbero state sicuramente collocate in prima, come il PSV, il Leicester o il Marsiglia. I cambiamenti non riguardano solo il numero di squadre, ma anche il regolamento in sé. Da quest’anno, infatti, Le terze classificate di ogni girone di Champions League, non accederanno direttamente ai sedicesimi di Europa League, ma sfideranno le seconde classificate nei gironi del secondo torneo continentale. La vincitrice sarà ammessa agli ottavi, e sfiderà una delle prime classificate. La stessa regola varrà anche per le seconde piazzate di Conference League, che sfideranno in una sorta di spareggio secco le terze piazzate di EL.

 

Spariti definitivamente i Sedicesimi di Finale, quindi, il piazzamento nel Girone  diventa molto più importante rispetto al passato, visto che le squadre che si classificheranno al primo posto godranno di 3 settimane in più di pausa per prepararsi.

 

I partenopei, reduci dalla convincente vittoria contro una Juventus in piena crisi d’identità, sono stati sorteggiati in un girone ostico nonostante la loro collocazione in prima fascia. Gli avversari saranno il Leicester di Brendan Rogers, una delle squadre più forti di questa Europa League, lo Spartak Mosca e il Legia Varsavia, storicamente gemellato con la Juventus.

Napoli alquanto penalizzato anche per la composizione del calendario: nel prosieguo della competizione, e dopo due sfide casalinghe consecutive, affronterà le trasferte contro il Legia (il 4 Novembre) e sarà poi atteso da un’altra trasferta ostica, quella a Mosca contro lo Spartak (mercoledì 24 novembre alle 16:30) nell’inconsueto orario anticipato, a causa delle bassissime temperature che si prevedono per quel periodo in Russia.

Ma oggi è il giorno del Leicester, la più insidiosa delle avversarie, contro cui la squadra di Spalletti dovrà subito mostrare di che pasta è fatta, e quali sono le sue ambizioni anche in campo europeo. L’arrivo in aereo di ieri pomeriggio in terra britannica, gli inevitabili tamponi anti-covid, e la consueta conferenza stampa sono alle spalle. Alle 21 a parlare sarà solo il campo.

Focus sulle avversarie degli Azzurri

Partiamo dalla squadra più importante, Il Leicester. La squadra inglese è cresciuta notevolmente dopo il “miracolo calcistico” avvenuto nel 2015/16 con Claudio Ranieri, che portò la squadra del Leicestershire alla vittoria del Titolo. Rispetto alla rosa di 5 anni fa, solo 4 giocatori sono rimasti ai Foxes e molti dei calciatori titolari lo sono anche nelle proprie nazionali. Mister Rogers schiera quasi sempre un 4-2-3-1 o un 4-4-2 come nell’ultima partita di Premier, l’obiettivo dell’allenatore è quello di giocare un calcio  basato su pressing alto e scambi molto veloci, che mettono in difficoltà gli avversari. I calciatori più pericolosi sono sicuramente: Jamie Vardy, classe 1987, 34 anni ma nonostante questo, ancora una punta spettacolare: cinico, veloce, fisico e anche rigorista. 214 presenze e 120 gol in premier, la dicono lunga sulla qualità del centravanti. La sua storia non è simile a quella di molti altri calciatori: l’attaccante inglese era un operaio e giocava a calcio a livello amatoriale, a 25 anni fu acquistato dal Leicester dopo una splendida stagione al Fleetwood town, squadra di quinta categoria, e visto il suo carattere, iniziò a “distrarsi” e arrivare spesso ubriaco agli allenamenti. Di certo non un buon inizio. Dopo una stagione, però, iniziò ad impegnarsi sul serio, e soprattutto con l’arrivo di Claudio Ranieri, si vide un altro calciatore, che iniziò a stupire ogni appassionato di Premier league. James Maddison, centrocampista di qualità, può svolgere sia il ruolo di sottopunta che di centrale di centrocampo. In difesa, il giovane Wesley Fofana ha stupito la scorsa stagione, ma un brutto infortunio lo terrà fuori probabilmente per tutta la stagione. Nello stesso ruolo, altro nome importante è quello di Caglar Soyuncu, 25enne nazionale turco, che ha affrontato anche l’Italia all’Europeo. Molti altri i profili interessanti della squadra inglese, come Tielemans, Ndidi, Barnes e Kasper Schmeichel, figlio d’arte.

Passiamo alla squadra Polacca, che si è qualificata grazie ai playoff, battendo all’ultimo turno lo Slavia Praga. Il Legia è guidato da Czeslaw Michniewicz, che sa interpretare bene le partite, variando spesso modulo. Preferisce la difesa a 3 o a 5, schierando spesso un 3-5-2/3-4-2-1 oppure un 5-4-1/5-3-2. A sentire le dichiarazioni del noto giornalista polacco Dumanovski, pare che l’allenatore del Legia (ex CT della Polonia U21, che ha battuto gli azzurrini nel recente Europeo di categoria) Sia il tecnico migliore della nazione e si ispiri a molti allenatori Italiani. Attenzione dunque alla squadra polacca, possibile outsider del girone. Da tenere d’occhio, nella rosa bianco verde, il Brasiliano Luquinhas, ala, mezz’ala o mezza punta, che ha fatto bene in Polonia. Attenzione anche a Boruc, portiere ex Fiorentina, e alle punte Emreli e Pekhart (il secondo viene da 23 gol in 28 partite in Ekstralasa) . Interessante, infine, il centrale 24enne Mateusz Wieteska, cercato anche dal Parma.

Ultimo ma non per importanza, lo Spartak Mosca. La squadra della capitale russa non ha iniziato bene il campionato, totalizzando solo 7 punti in 6 partite. L’allenatore è il portoghese Rui Vitoria, arrivato lo scorso giugno alla guida della squadra moscovita. Nelle prime partite il tecnico ha provato il 4-2-3-1, che però non ha portato buoni risultati, così da farlo optare per una difesa a 3. Con molte probabilità il punto debole dei russi è proprio la  difesa, lo confermano i 10 gol subiti in 8 partite, ma anche in attacco c’è da apportare qualche modifica, visto che negli ultimi match sono arrivati solo 5 gol, una media di mezzo gol a partita. L’elemento più pericoloso è l’argentino Ponce, che può occupare la posizione di punta centrale o ala sinistra. Importante anche l’apporto dato da un giocatore con caratteristiche simili, lo svedese Jordan Larsson, altro figlio d’arte. Altri 2 giocatori interessanti sono sicuramente Zobnin, centrocampista che ha già 2 gol all’attivo, e il centrale di difesa francese Samuel Gigot.

 

Il girone C, quello assegnato agli azzurri non è dunque dei più facili, sia per la difficoltà delle trasferte, sia per le squadre che lo compongono. Sarà compito del Napoli di Mister Spalletti affrontarlo col giusto piglio.

 

 

CLAUDIO CINIGLIA

 

 

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