Cr7 contro Lorenzinho, la sfida servita. Il portoghese l’uomo delle finali, stasera giocher quella numero 31 in carriera e ha inciso quasi sempre in maniera determinante segnando ben 19 reti con tre club diversi, in partite del genere diventa devastante. Contro la Lazio nella Supercoppa del 22 dicembre scorso la Juve ha perso 3-1 e per lui arrivata una sconfitta dopo le 11 finali vinte di fila tra squadre di club e nazionale portoghese. Insigne invece ne ha giocata una soltanto, quella di coppa Italia contro la Fiorentina del 2014, partita in cui fu decisivo per il 3-1 azzurro con la sua doppietta.
Tra i due sarà il quarto incrocio nei Napoli-Juve (si affrontarono anche nelle due sfide Champions 2017 tra Napoli e Real Madrid: Lorenzo segnò un gol fantastico al Bernabeu, mentre Cr7 rimase all’asciutto nelle due partite): Ronaldo ha segnato quest’anno un gol nel 4-3 della sfida di andata a Torino e uno al ritorno al San Paolo, partita in cui è andato a segno anche Insigne con una rete bellissima e importantissima. I due uomini simbolo di Juve e Napoli: Cr7 è il fuoriclasse assoluto, l’uomo d’oro dei bianconeri capace di spostare da solo gli equilibri, Insigne è il capitano del Napoli, la bandiera, il ragazzo cresciuto nel settore giovanile e diventato protagonista in prima squadra.
Napoletano, tifoso azzurro, quella contro la Juve per Lorenzo è stata sempre una partita speciale, ai bianconeri ha segnato 3 gol nelle 17 sfide precedenti, tutti al San Paolo: uno a Buffon (nel 2-1 del 2015) e due a Szczesny (quello nel 3-2 in coppa Italia nel 2017 e l’altro nel 2-1 in questa stagione). E lo sarà anche stavolta, una finale nella quale proverà a lasciare il segno all’Olimpico di Roma, stadio dove spesso è stato decisivo con il Napoli realizzando 4 reti, tre alla Lazio (2 nel 3-0 del 2017 e uno nel 2-1 del 2018) e uno alla Roma (quello dell’1-0 del 14 ottobre 2017) e dove firmò anche il suo primo gol con l’Italia nell’amichevole con l’Argentina giocata il 14 agosto 2013.
Sorridente e scatenato Ronaldo nell’allenamento di rifinitura di ieri a Torino, già pronto per la finale dopo l’amarezza del rigore fallito nella semifinale con il Milan chiusa comunque con l’obiettivo della qualificazione. Concentrato Insigne, uno dei più in forma tra gli azzurri come ha dimostrato già nella semifinale come l’Inter con il suo apporto decisivo sul gol di Mertens quando si è involato sul preciso lancio di Ospina e ha servito un assist d’oro al belga. Un momento di grande serenità per Lorenzo, in settimana ha ufficializzato il suo nuovo procuratore, il napoletano Vincenzo Pisacane, e più in là si comincerà a parlare del rinnovo che lo legherebbe praticamente a vita al Napoli.
Tecnica, potenza, fisicità: Ronaldo ha tutto, un attaccante completo ed animato sempre da una grande voglia di essere protagonista, caratteristiche confermate fin dal primo giorno del suo arrivo alla Juve. Insigne ha rapidità e tecnica ed è cresciuto tantissimo come intensità atletica diventando prezioso anche da un punto di vista tattico. Due punti fermi per Sarri e Gattuso, tutti e due insostituibili: Cr7 giocherà nel tridente di attacco con Dybala e Douglas Costa, le indicazioni della vigilia sono quelle di un suo possibile impiego nuovamente da centravanti come contro il Milan. Insigne giocherà da esterno sinistro del tridente d’attacco, in quella che da sempre è la sua posizione preferita.
Ronaldo quest’anno ha segnato 25 gol in 33 partite con la solita media impressionante, Insigne 9 in 31 e in coppa Italia è a quota 3 con la doppietta al Perugia negli ottavi e la rete alla Lazio nei quarti. Decisivi per Juve e Napoli, due uomini chiave della sfida dell’Olimpico, il duello a distanza più atteso è già partito.