Napoli-Juventus, Manolas è perfettoe Demme ci mette anima e qualità


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Di fronte al loro mentore, padre putativo e uomo della provvidenza (Sarri, ovviamente), il Napoli ritrova se stesso anche in campionato. Non c grande bellezza nella Juventus, quella resta roba di quel Napoli l e finisce in quel ricordo: gli azzurri fanno la partita che dovevano fare: difesa intelligente e melmosa, difesa di palleggiatori e possesso palla per tenere la Juve lontano dalla porta di Meret, per disinnescarla e spegnerla nel cervello. Il piano riesce alla perfezione. Poi ci pensa Insigne a fare la differenza in una gara dove lunica disattenzione arriva all89 e porta al gol di Ronaldo. La prova che se ce ne fossero state altre, non sarebbe finita cos. Il Napoli vince al San Paolo dopo pi di tre mesi.
 

 

6 MERET 
Non va mai in paura quando c’è da gestire coi piedi il pallone e mostra anche una certa determinazione nelle uscite. Dopo un’ora arriva la prima conclusione della Juventus cn Higuain lui rende tutto facile grazie al piazzamento perfetto. Non è tempestivo nell’uscita che porta al gol di Ronaldo

7,5 HYSAJ 
Gli tocca il genio di Cristiano, talvolta si appoggia sui raddoppi di Callejon ma di certo Cr7 non gli scappa mai via se non alla ricerca di una posizione in campo più tranquilla che però non c’è. Lo anticipa ogni volta, non si fa mai superare, la sua è una prestazione di altissima carattere e dinamismo 

8 MANOLAS 
Coraggioso nella scivolata su Alex Sandro al 33′ lanciato a rete da Ronaldo. Sempre sicuro, soprattutto in scivolata. Salva nel finale di frazione di testa su Ronaldo. Poi diventa possente in ogni intervento, magistralmente padrone assoluto della difesa dove non c’è lascia spazio a nessun juventino

7,5 DI LORENZO 
Cerca di non strafare, al cospetto soprattutto di Higuain, ma non sbaglia nulla, badando alla sostanza dell’intervento, allineandosi bene con Manolas. Aspetta in area i due argentini, senza perdersi in inutili corse: è sempre ordinato col pallone tra i piedi, abile anche nei ribaltamenti

7 MARIO RUI 
Si propone con tanta attenzione. Cerca di limitare Cuadrado che si sa è uno delle spine del gioco sarriano. Spesso gli capita in dote un cliente non facile come Dybala ma anche il 10 della Juventus sbatte la capoccia neppure fosse uno alle prime armi. Prezioso e attento anche quando c’è da fare legna

6,5 FABIAN RUIZ
Manca un pizzico di personalità in certe decisioni, a tratti appare quasi imbolsito per fare da diga ma da interno rende sicuramente di più anche perché sembra essere più sereno. Stringe bene su Matuidi, prova a schermare Pjanic, vivace in ogni caso ma alla fine non incisivo come dovrebbe

7,5 DEMME 
Va a dare fastidio a Pjanic, dimostra da subito una visione di gioco di spessore, con passaggi corti che aprono linee di passaggio che tagliano fuori la pressione avversaria. Positivo anche in fase di interdizione, ma piace perché dà l’anima per essere sempre ben accostato anche agli uomini di difesa 

7,5 ZIELINSKI 
Stavolta lì, nel punto giusto, non fallisce, l’Edipo polacco che «uccide» il tecnico che lo ha cresciuto all’Empoli e portato poi al Napoli. Ritmo compassato solo in apparenza, in realtà è sempre in movimento per cercare la palla e per smistarla. Gioca alla ricerca dell’inserimento e della costruzione

7 CALLEJON 
Spigliato, entra spesso da protagonista nelle trame offensive: il gusto per la giocata elegante, col pallone accarezzato e coccolato, ben si concilia col clima della gara. si inserisce con qualità, attaccando bene Alex Sandro. Una buona occasione imbeccato da Insigne: poi, tanta fase difensiva per limitare neppure fosse un terzino anni ’60 

6 MILIK  
Perde il tempo in area su un bel lancio di Demme. Altre due volte si trova contro il centrale per il tiro, ma rimedia solo calci d’angolo. Diversi errori in fase di impostazione, a volte timido nel passaggio ma poi nella ripresa tiene bene la posizione e spesso riesce a far respirare la manovra azzurra

8 INSIGNE 
Cuadrado prova a togliergli spazi e respiro, fa il regista offensivo, staccandosi dall’esterno, prendendo palla e cercando di imbeccare i compagni. È uno sbattersi incessante, a beneficio dei compagni, correndo in pressing e suggerendo: è decisivo nel primo gol, è straordinario nella girata del raddoppio.

6,5 LOBOTKA 
Si è piazzato esattamente al posto di Demme, e anche qui senza mai una eccesso di inventiva si è preoccupato in particolare di fare in modo che la prima diga di quello che a un certo punto somiglia alla linea Maginot non consenta agli uomini di Sarri di arrivare in area con facilità. Compito assolto.

7 ELMAS
Si incaponisce, al solito, nel giocare da solo contro tutti. Ma poi insegue ogni centrocampista della Juve che passa dalle sue parti: lotta col coltello tra i denti, si trasforma in un giaguaro quando prova ad acciuffare Higuain dopo una improvvisa ripartenza. Tornerà utile anche lui in questi mesi da riscossa.

sv LLORENTE 
Deve far respirare il gioco. Si piazza lì tra Bonucci e de Ligt con l’unico compito di evitare che l’assalto finale diventi un assedio. Anche lui assolve alla perfezione il compito che Gattuso gli assegna. Con umiltà e dedizione alla causa, perché non deve essere semplice giocare così poco per lo spagnolo.

8,5 GATTUSO 
La gigantesca carica del Napoli viene tutta da lui. Ogni cosa che si vede nell’atteggiamento degli azzurri arriva dai suoi sospiri, dalla sua tenacia. Gara perfettamente preparata: tutto ti immagini da quel tridente lì, Ronaldo, Higuain e Dybala, tranne che riescano a fare il primo tiro in porta solo dopo un’ora. E, a parte il gol di CR7, alla fine resta l’unico. Demme e gli altri tolgono profondità al gioco di Sarri. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_juventus_pagella-5009315.html
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