Napoli, la benedizione e il Chievo ​nell’ultima domenica in Trentino


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Inviato a Dimaro Folgarida

Non ci sono nodi tattici da risolvere. C’è solo da capire sotto il profilo atletico a che punto è questo Napoli che stasera torna in campo a Trento (ore 21) con il Chievo per la terza amichevole della pre-season: tra poche ore scatterà il rompete le righe prima della partenza per l’Irlanda dove sabato, a Dublino, gli azzurri sfideranno il Liverpool, finalista dell’ultima Champions League.

Ancelotti per questa sera ha una grossa falla: a sinistra, dove Mario Rui, arrivato da troppo poco tempo, difficilmente avrà la maglia da titolare. E da quel lato dovrà arrangiarsi Luperto (impiegato in quel ruolo con buoni risultati già nelle prime due gare disputate in Trentino, quelle con Gozzano e Carpi). Ieri a un certo punto, nell’allenamento del mattino, ha schierato questa formazione: Karnezis con Hysaj, Maksimovic, Koulibaly e Luperto (per l’appunto); mediana a tre con Rog, Hamsik e Fabian e infine tridente con Verdi, Milik e Lorenzo Insigne. Sicuro il forfait di Zielinski, che resterà a casa a curarsi e non prenderà parte neppure alla trasferta in Germania dell’11 agosto; probabile che Callejon vada in panchina, anche perché lo spagnolo non ha mai tanta voglia di restarsene in disparte.

Il Chievo dell’ex Giaccherini, che ha terminato il ritiro a San Zeno di Montagna, è al lavoro da ieri a Veronello, sarà anche l’avversario della Juventus della prima giornata di campionato. Il Napoli non ha ancora bisogno di certezze, più che altro questi test servono ad accrescere autostima ed entusiasmo, pietre preziose da portarsi dietro sia nella vita che sul campo. Ma intanto c’è da mandare in campo una squadra che per ovvie ragioni non può essere più uno dei tanti esperimenti estivi che lasciano il tempo che trovano, ma quella più o meno titolare, quella che deve affrontare una stagione difficile. Nella riunione di ieri è stato deciso di puntare sul 4-3-3, progetto offensivo ma abbastanza elastico in fase di possesso, perché questo è un gruppo nato per fare gioco.

Intanto, prima di trasferirsi a Trento, la squadra prenderà parte alla cerimonia che il cardinale Sepe farà a Dimaro, sul campo di Carciato. È prevista, infatti, la tradizionale messa di fine ritiro. L’arcivescovo da oltre trent’anni si reca a Pietralba, in Alto Adige, per un breve periodo di riposo e preghiera e da quando il Napoli è qui ne approfitta per dare la sua benedizione. Non è un mistero, infatti che Sepe è un grande tifoso della squadra azzurra. La santa messa si terrà alle 11, al termine dell’allenamento del mattino, alla presenza del presidente del Napoli De Laurentiis e delle autorità della Val di Sole.

 

From: Il Mattino.

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