Napoli, la fame fa la differenza: chiedere al Cholito e a Ostigard


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D’ora in avanti, quando per fornire un alibi a un calciatore nu poco muscio il vostro interlocutore vi dirà che «è perché gioca poco, gli serve la continuità» voi fategli vedere, per intero, Napoli-Rangers, indugiate con il telecomando sui momenti significativi di Simeone e Ostigard dopodiché ridetegli in faccia. Ma forte, senza pietà. Perché ieri i due «riservisti» hanno dimostrato a tutti che non è la presenza fissa in campo a fare la differenza ma la voglia, la fame, la personalità. E non è e non può essere un caso che portino la loro firma le tre reti che mettono una grossa ipoteca sul primo posto del Napoli nel girone. Due di Simeone appena entrato in campo e uno del difensore norvegese che dopo una partita quasi perfetta trova pure il tempo e il modo, su calcio d’angolo, di entrare di diritto nella lista, ormai lunghetta, dei marcatori azzurri in questa stagione. Sedici. Come i minuti che sono bastati al Cholito per mettere al sicuro il risultato con una doppietta. A questo punto è chiaro che all’argentino non interessa più farsi perdonare per i fattacci di Firenze. Il Cholito vuole definitivamente entrare nel gotha dei cuori azzurri. E ci sta riuscendo benissimo, anche grazie al lavoro «sporco» fatto in tutti i settori dai compagni.

 

Bravi tutti, ieri, ma su tutti applausi scroscianti per Politano, Lobotka, Kim. Quest’ultimo che sul 3-0, va a prendersi con Mario Rui un giallo pur di non farne passare una. E se Meret è un filo più sereno in questo inizio di stagione c’è da capirlo. Non solo gli è stata affidata, senza riserve, la porta azzurra ma adesso sa che a prescindere dai nomi dei singoli, davanti a lui ci saranno sempre i Dioscuri. Altro che solitudine del portiere 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_rangers_anna_trieste-7014863.html

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