Napoli, la notte stregata di Mertens e il ritorno a quei pali maledetti


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Due pali in due minuti, uno dietro l’altro, palo,
sessantatreesimo, respiro, palo, sessantacinquesimo, respiro,
imprecazioni. Questa volta nemmeno l’enorme buona
volontà di Dries Mertens, può vincere la luna nera,
nerissima, del Napoli o la fortuna da superenalotto del portiere
del Cagliari: Robin Olsen. La sua porta è parsa
inaccessibile: quando era battuto c’erano i pali, quando
sembrava battuto c’erano le sue mani, e alla fine il Napoli
perde in casa. E come in tutte le occasioni della vita, quando si
è sconfitti, e non si riesce a capire come e perché
arriva Woody Allen a spiegartelo con un pezzetto d’un suo film,
in questo caso «Match Point»: «La gente ha paura
di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare
che sia così fuori controllo. A volte in una partita la
palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o
tornare indietro. Con un po’ di fortuna va oltre e allora si
vince. Oppure no e allora si perde».

From: Il Mattino.

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