Napoli, la pressione e la riscossa: perché è Allegri ad avere paura


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Una notte che resterà nella storia di questa stagione, e forse oltre. Perché il Napoli, come tante volte è accaduto nei suoi novant’anni, è passato dall’amarezza (-9 punti dalla Juve) alla gioia (-4), con il decisivo contributo degli uomini che hanno steso l’Udinese, tutt’altro che remissiva, e l’appoggio esterno del Crotone, in particolare di quel ragazzone africano, Simy, che si è regalato una rovesciata da manuale contro la capolista e il gol del pareggio. Allegri è sempre primo ma ora abbia paura di Sarri e di questo gruppo che ieri potrebbe aver finalmente spezzato quell’incantesimo di cui era prigioniero da quando era passato dal primo al secondo posto.

È stata una notte per cuori forti, con il Napoli che ha rivisto la luce nello spazio di trentacinque minuti. Dal primo gol dell’Udinese al quarto degli azzurri, che sono andati a segno con due attaccanti (Insigne, polemico anche a distanza di tempo con i contestatori di dieci giorni fa, e Milik, che ha ritrovato la forma migliore) e due difensori (Albiol e Tonelli, entrambi di testa: hanno fatto meglio avanti che dietro).
 

From: Il Mattino.

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