Napoli, la prima volta di Scarf: il mancino ghanese in gol col City


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Quando Napoli e Carpi si accordarono per il suo passaggio in azzurro, fu una sorpresa per tutti, anche per lui. Michael Scarf è nato ad Accra, in Ghana, nel maggio del 1999, ha mosso i primi passi della sua carriera in patria, ma lo scorso anno ha deciso di puntare sul nostro Paese, cominciando proprio in Emilia ad affacciarsi al calcio professionistico. Con le giovanili biancorosse s’è messo in mostra (26 gare e 3 gol realizzati) tanto da attirare l’attenzione di Cristiano Giuntoli, direttore sportivo che da Carpi era già passato e che non smette mai di seguire con smodato interesse i più giovani prospetti in giro per l’Italia e l’Europa.

Lo scorso agosto fu lo stesso Giuntoli a promuovere il suo nome: la Primavera azzurra andava rinforzata e quel ragazzo già visionato prima aveva lasciato ottime sensazioni al Ds. E acquisto fu: il Napoli riuscì ad anticipare la concorrenza, vista l’attenzione di altri club italiani e stranieri, e sin dal primo momento il ghanese è diventato protagonista nella squadra che era di Saurini ed oggi è di Beoni. In campionato è rimasto fuori solo per squalifica mentre in Youth League ha saputo prendersi la scena sempre, con tanto di gol segnato al City nel match di ritorno a Napoli. Il paragone con Ghoulam è stato naturale conseguenza, così come conseguenza sono state le attenzioni della nazionale ghanese che lo segue attentamente da un po’.

Oggi, però, per lui niente sfida all’Atalanta con i pari età della Primavera. Sarri l’ha scelto tra i convocati di Udine, vista anche la situzione di Mario Rui, in dubbio per la sfida del Friuli, e l’assenza dello stesso Faouzi Ghoulam, ormai da un mese ai box. Il giovane 18enne andrà quantomeno in panchina domani alla Dacia Arena e potrà assaporare per la prima volta l’aria dei «grandi».

Forte fisicamente e con una potente accelerazione, Scarf ha il profilo ideale dei terzini moderni. La qualità non gli manca, ma è il temperamento – spesso persino eccessivo – a fare la differenza. In pochi mesi s’è confermato tra i leader degli azzurrini, risultando indispensabile per la guida tecnica.

Era stato scelto in estate per essere il futuro del Napoli, ma il presente già incombe e domani sarà per lui una domenica tutta da ricordare. quella della prima volta.

 

From: Il Mattino.

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