Napoli, le difficoltà portano la fame: che bravo il deb Tonelli in difesa


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Come dicono i giornalisti seri e bravi, «la notizia prima di tutto». E allora eccola: ieri il Napoli ha vinto con la Lazio e la vittoria è stata epica. Ma questo non solo e non tanto perché, sotto di un gol dopo appena tre minuti e incapace per i successivi quaranta di azzardare un qualcosa che somigliasse non dico a una reazione ma quanto meno a un segnale di vita poi gli azzurri di Sarri, bell’e buono, hanno ribaltato la partita e portato a casa la vittoria con addirittura ben tre gol di scarto. No. La vittoria di ieri in un San Paolo ghiacciato è stata epica per altre ragioni.

Innanzitutto per la presenza in campo, al fianco di Koulibaly, di Lorenzo Tonelli, il cui passaggio in campo con la maglia del Napoli è per gli astronomi un evento periodico assai più raro della visione della cometa di Halley. Costui, dopo aver passato praticamente un anno assettato in panchina, nella sera più fredda dell’anno calcistico viene chiamato in causa da Sarri causa epidemia di infortuni in difesa. E lui non fa una piega. Si leva i mocassini già pronti per la cena a Terrazza Calabritto e si mette i tacchetti. E gioca una signora partita, mostrando pure gesti inconsulti per gli amanti del gioco azzurro tipo mazzate a cecat a chiunque invada la zona di sua competenza e palloni spazzati in tribuna quando a mal’acqua lo rende opportuno.
 

From: Il Mattino.

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