Regista, play, classico metodista: a cosa serve Stanislav Lobotka al Napoli? Stando ai dati di InstatScout, gli azzurri, in un difficile inizio di stagione in campionato, hanno numeri importanti in chiave fraseggio ed anche nel giro-palla. Seppur lontano dagli standard dell’era sarriana, il Napoli ha il possesso palla più alto della Serie A: 57% medio a gara, 31 minuti e 49 secondi a gara con il pallone tra i piedi. La Juventus di Sarri segue con la stessa percentuale e con qualche secondo di possesso in meno: 31 minuti e 21 secondi, nonostante la presenza di un metronomo come Pjanic, di un’alternativa come Bentancur: giocatori, al momento, non presenti come caratteristiche nella rosa del Napoli. Insomma, per Gattuso, Lobotka non sarebbe utile a fare più possesso palla: la presenza nei primi sei posti della graduatoria del possesso (nell’ordine) di Inter, Atalanta, Lazio e Roma dimostra come questo fondamentale sia imprescindibile per vincere.
VELOCITÀ ED INGRESSI
Se non serve al possesso in sé, Lobotka potrebbe esser utile alla velocità dello stesso? Anche in questo caso, la risposta è solo parzialmente negativa: il Napoli negli ultimi anni viaggiava con un rapidità di possesso elevatissima (20 passaggi in un minuto di possesso palla), ora il Napoli ha abbassato molto il suo livello, con 16.2 passaggi in un minuto di possesso palla, con una circolazione, quindi, molto più lenta. La ricerca del fraseggio veloce era fondamentale per valorizzare le caratteristiche di inserimento e scambio nel 4-3-3 con il tridente leggero e gli inserimenti degli interni: ma, con il 16.2 riportato in precedenza, il Napoli resta, comunque, tra le squadre più veloci della Serie A nel fraseggio. Solo Juventus (16.8 passaggi in un minuto di possesso palla) e Sassuolo (16.3) fanno meglio del Napoli: in tal senso, l’arrivo di un play puro può implementare la velocità nell’uscita palla, quella che parte dal portiere e dai difensori centrali, con una circolazione più intensa, più stretta ed anche più difficile da leggere per gli avversari.
Napoli, casting a sinistra: arriva uno tra Koutris e Rodriguez
INGRESSI
Tra l’altro, il Napoli fa meglio di tutti in Serie A, sempre stando ai dati InstatScout, anche per il numero di passaggi in area di rigore (18 sui 41 provati per gara) e per numero di passaggi chiave (10 su 18 tentati per partita in coabitazione con l’Atalanta), quelli determinanti per creare un’azione gol. Va aggiunto che il Napoli, con 20 ingressi in area di rigore avversaria a partita, è seconda solo all’Atalanta in termini di presenza nell’area avversaria, sintomo della capacità di una costruzione pericolosa che è stata, comunque, sviluppata in stagione. Legittimo domandarsi perché il Napoli sia solo l’ottavo attacco della Serie A, a quota 27 centri come il Bologna. Tra di qualche legno di troppo e una dose di imprecisione importante, c’è da registrare un modello che, nel corso della gestione Ancelotti, non ha funzionato per arrivare al gol. Il Napoli ha cercato uno sviluppo verticale: pochi tocchi per arrivare in porta: infatti sono 6.8 i passaggi che, mediamente, il Napoli ha utilizzato, finora, per arrivare al gol. Un’idea, quella di Ancelotti, che ha prodotto grandi risultati anche in grandissimi club: non ha funzionato con il Napoli, perché è mancata quella capacità di aprire lo spazio giusto per una conclusione decisiva. Si arrivava al tiro, si entrava in area, ma senza quello spazio per esser devastanti. In tal senso, l’arrivo di Lobotka potrebbe essere utile non nell’assistenza diretta, ma a favorire l’apertura degli spazi.
PREVENTIVE
L’aspetto, forse ancor più preponderante, del possibile arrivo di Lobotka, è quello delle coperture preventive: il posizionamento in campo da avere per evitare di farsi trovare scoperti quando si perde il possesso palla. Lo slovacco ha mostrato al Celta un’intelligenza tattica di spessore: sa sempre dove deve stare per stringere il campo agli avversari, per questo motivo può esser utilizzato anche da interno, nonostante sia un regista puro. Un aspetto che servirebbe a migliorare il dato delle reti subite, in particolare, in contropiede: sono già 6 le reti subite dal Napoli in ripartenza, il 38% del totale.