Napoli, l’ultima cena di Reina: niente show e tanta malinconia


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Il Napoli dei record festeggia con un’insolita pacatezza la fine della stagione. Buon umore sì, ma niente trenini, niente canzoni e cori da stadio cantati a squarciagola dagli azzurri: ormai i giochi sono chiusi, l’entusiasmo s’è placato e c’è serenità, maturità e consapevolezza delle proprie forze. Sorrisi però, e tanti. S’è sentita tuttavia la mancanza del solito Reina show che colorava le cene a Villa D’Angelo: questa sera qualcosa di strano negli occhi del portiere. Eppure è stato ugualmente protagonista con Ciro Giustiniani che ha parlato con ironia del suo addio: ora è diretto nella fredda e grigia Milano, senza il calore e le braccia affettuose e protettive dei napoletani e del club azzurro. E così il via alle battute fra Nord e Sud. Quasi con le lacrime agli occhi Pepe è stato al gioco, mentre Missilude di tanto in tanto si strusciava scherzosamente addosso creando un simpatico siparietto con la bella Yolanda.

È toccato poi a Nello Iorio continuare ad animare la serata, e questa volta ha preso di mira Insigne: si è parlato della sua «lite» con Chiellini, il «nasone bianconero» che subito dopo la vittoria dello scudetto si è tolto le pietre dalle scarpe con il piccoletto di Frattamaggiore. Tante ironie sul caso, e l’altissima moglie del napoletano ha mostrato i suoi migliori sorrisi.

Un po’ nervoso invece Mertens: nero sicuramente per il sole preso ad Ischia nei giorni scorsi, ma questa sera era decisamente più sulle sue, e da qualche battuta si è percepito che il suo malcontento è probabilmente legato ai diritti di immagine. Ha dunque qualcosa da chiarire con la società a quanto pare, senza dimenticare che al momento resta legato da una clausola di circa 30 milioni di euro: una cifra allettante per tante pretendenti, ma il suo cuore è ancora troppo azzurro e valuta con cautela le varie strade cercando un nuovo accordo con De Laurentiis. Ma i due non si sono mai guardati negli occhi durante la lunga serata.

Nel frattempo Sepe, Hysaj e Hamsik per buona parte della cena si sono sfidati nei loro soliti giochi sul cellulare: proprio come tutti i giorni anche in questa occasione speciale non hanno saputo rinunciare al loro passatempo preferito, mentre le compagne li guardavano con rassegnazione. Tanti complimenti invece a Mario Rui, che si è guadagnato la qualificazione ai Mondiali: un coro per lui e qualche scoppolone amichevole.

Pacato persino il vulcanico Aurelio, che ha preso il microfono con cautela per ringraziare il gruppo e parlare del premio per il secondo posto. Certo in molti, o meglio tutti, avrebbero preferito il primo; ma il patron è stato davvero molto contento del risultato e si è congratulato con i suoi ragazzi e con Maurizio Sarri, che questa volta ha definito come «lo scultore della Grande Bellezza, di questo straordinario Napoli che ha scritto un pezzo importante di storia azzurra». E ha allargato i ringraziamenti a tutto lo staff che ha contribuito realizzare il progetto: «Fiero di voi per aver messo in campo un calcio apprezzato non solo in Italia ma in tutto il mondo». Silenzioso ma visibilmente sereno e divertito il mister, seduto proprio accanto al suo presidente: tutto fa pensare che ci sia aria di accordo. Davanti al bivio pare dunque che uno dei due sia disposto a fare un passo indietro per continuare sullo stesso sentiero, fianco a fianco almeno per un’altra stagione. Certo, nei giorni a seguire continueranno a dialogare per programmare il futuro, ma pare che il clima ora sia molto tranquillo e gioviale fra i due: merito anche del mediatore Cristiano Giuntoli.

Poi la torta, molto veloce subito dopo le foto di rito e il dolce pensierino per i calciatori: un album personalizzato con i momenti più belli della loro esperienza napoletana, un’idea di Jacqueline. E i saluti.

I primi ad uscire Milik e Jessika, ma mentre qualcuno scappa via, altri restano dentro anche dopo la festa: Reina pare proprio non voler andare, e si trattiene con Tonelli, Mario Rui e Maggio. Si gioca alla morra cinese e si scherza; si prende soprattutto in giro il più anziano della squadra, Christian detto il «Vecio»: è lui il saggio del gruppo.

Eppure un pezzo di cuore resta lì, davanti a quel panorama mozzafiato su quella terrazza di Villa D’angelo: tutti i presenti hanno sognato e sono stati uniti da un comune obiettivo. Un sogno poi infranto proprio nelle ultime giornate di campionato, con i protagonisti che hanno lottato oltre le loro forze per regalare qualcosa di grandioso alla città. Cambiamenti all’orizzonte però: l’anno prossimo certamente qualcuno andrà via. E i saluti sono davvero amari, specie per il portierone azzurro che si trattiene fino alla fine pur di godersi gli ultimi attimi di uno splendido viaggio che sta per arrivare al capolinea. È lui l’ultimo ad uscire, e si volta verso il mare anche mentre va via. Ad aspettarlo fuori ancora l’ultimo gruppetto di tifosi: è un amore che non svanirà mai, Pepe lo sa.

From: Il Mattino.

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