Napoli, è l’ultimo Marek? La Cina lo tenta, Ancelotti lo frena


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Ama Napoli ed è amato dalla città. Il suo addio non sarebbe tradimento

NAPOLI – Marek Hamsik è un napoletano quasi verace, tant’è che vogliono conferirgli la cittadinanza onoraria, nonché il simbolo e il capitano della squadra: vive e gioca da queste parti da 11 anni, i suoi tre figli sono nati a due passi dal centro sportivo di Castel Volturno, ha comprato casa e ha stabilito tre record su cinque della storia del club. Il grande neo? Ha vinto soltanto due Coppe Italia e una Supercoppa. Stop: nulla, trattandosi di un giocatore importante che ha rifiutato ogni offerta pur di restare. Una scelta di vita e all’epoca non di ambizione, considerando la graduale crescita del Napoli: la medesima che farebbe anche ora se, nonostante Ancelotti e l’ascesa del club azzurro, decidesse di andare in Cina. Al Guangzhou R&F di Canton (è forse il club di Cannavaro che fa pressioni?): 10 milioni per tre stagioni, l’offerta. E se alla fine accettasse nessuno lo accuserebbe di tradimento, la gente lo ama troppo, ma pensa che beffa se il Napoli di Carletto dovesse vincere senza di lui dopo undici anni di attesa. Da far impallidire i saggi cinesi.

DERBY NAPOLETANO -  E allora, vedi il Marek quanto è bello: che non è il verso alla canzone, ma una delle tante frasi apparse sui social dopo l’ultima partita di campionato con il Crotone. E, soprattutto, dopo l’appello della curva sottoforma di striscione: “Capitano, resta con noi”. Così, sobrio e quasi timoroso. Perché questa volta la possibilità che lasci il Napoli è concreta: direzione Cina, e precisamente Canton, la città in cui vivono anche Fabio e Paolo Cannavaro, rispettivamente allenatore e assistente del Guangzhou Evergrande. Ecco, se alla fine Hamsik accetterà il Guangzhou R&F, che comunque dovrà soddisfare le pretese di De Laurentiis, andrà in scena un derby napoletano e lui si sentirà più a casa. «Amo Napoli e ci tornerò sempre», ha detto di recente in Slovacchia, inaugurando una Spa in bermuda e piedi scalzi.

INCREDULITA’ – La città, nel frattempo, attende in silenzio: la verità è che nessuno crede realmente nella possibilità che Hamsik vada via. E d’accordo, dopo le sue dichiarazioni nel ritiro della Nazionale slovacca – «Ho dato tutto e mi piacerebbe provare qualcosa di nuovo» – il popolo azzurro ha versato qualche lacrima virtuale, ma la successiva telefonata di Ancelotti ha come cancellato le sue parole e rimesso tutto a posto. Ed ecco perché è l’incredulità a farla da padrone. Fatto sta che l’offerta del Guangzhou R&F è reale: 10 milioni a stagione fino al 2021, come reale è la tentazione di Marek di emigrare. Già, ma proprio ora?

RIFIUTI E CARLETTO – La domanda è inevitabile: perché dal 2016 a oggi il capitano azzurro ha già rifiutato due volte la Cina, rinunciando prima a 20 e poi a 15 milioni d’ingaggio. A stagione. Sembra quasi che stia facendo il ragionamento dei treni che passano, sebbene a Napoli, tra stipendio e bonus, superi i 4 milioni e mezzo. E ancora: il 27 luglio compirà 31 anni mica 40, e dopo aver sfiorato lo scudetto con Sarri, in panchina ora troverebbe Ancelotti: uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio che De Laurentiis ha ingaggiato per vincere.

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From: Corriere Dello Sport.

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