Napoli, Meret e il riscatto azzurro: «Per Natale chiedo solo continuità»


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Una sola presenza in questa stagione e la sensazione di non essere ancora al meglio della forma. Alex Meret è arrivato a Napoli con i gradi di predestinato, ma l’avventura azzurra è cominciata in salita: prima l’infortunio al braccio, poi l’infiammazione alla spalla, nel frattempo la titolarità di David Ospina che andava consolidandosi. Il classe 1997 ha fatto l’esordio contro il Frosinone, ma ora accelera per riprendersi la porta napoletana. «La prima al San Paolo è stata bellissima per me, una grande emozione davanti ai nostri tifosi. Poi tutta la squadra ha fatto bene, è stato bello ritrovare il campo dopo l’infortunio. Il calore di Napoli ho imparato a sentirlo fin dal ritiro a Dimaro, i tifosi sono stati importanti mi hanno dato sempre una grande carica e sono contento di essere rientrato».

«Cerco sempre di andare in campo tranquillo, convinto delle mie qualità. La Serie A è un campionato importante, quindi la pressione c’è sempre, ma cerco di isolarmi da tutto per dare il meglio. Qui ho trovato uno dei gruppi migliori mai visti in carriera: c’è unione, spirito di sacrificio, ci aiutiamo tutti e alla fine questo si vede anche in campo», ha continuato. «C’è un gran clima, merito anche di Ancelotti che ha saputo crearlo. Lavorare con lui è un onore, si vede subito la sua esperienza, il suo passato con grandi campioni, ci dà sempre una mano dentro e fuori dal campo. A Cagliari volevamo riscattare la sconfitta di Liverpool, credo sia stato importante vincere lì, con i campioni che abbiamo siamo riusciti a risolverla. Arek fa gol anche a me in allenamento, si allena sempre sulle punizioni ed è tra i migliori: quando è andato a tirare avevo buone sensazioni. Con Karnezis ci conosciamo da Udine, è un calciatore fantastico e professionista serio. Abbiamo un bel rapporto, ho ancora da imparare da lui».

Sabato, però, incrocerà la sua ex squadra e l’ex allenatore Semplici. «È molto preparato, ha un ottimo staff con lui, è venuto dal basso e ha vinto ovunque, non è un caso. È un preciso, molto meticoloso nel lavoro e si è visto poi alla Spal tra la promozione e la salvezza. Credo lo meriti, con lui mi sono sempre trovato bene ed è stato importante per la mia crescita», ha detto Meret. «Non possiamo sbagliare con la Spal, dobbiamo fare come con il Frosinone per non ripetere la gara contro il Chievo. Loro sono tosti e organizzati, ma con l’atteggiamento giusto possiamo portare a casa i tre punti».

Il mese di dicembre si chiuderà con tre appuntamenti importanti. «Ma pensiamo alla Spal, poi andiamo a Milano a giocarcela perché abbiamo una squadra forte, e con il Bologna punteremo ancora i tre punti. Vogliamo essere competitivi su ogni fronte, anche la Coppa Italia sarà importante per noi, così come l’Europa League. Il sorteggio ci è andato bene, ma non guardiamo alla carta, conterà il campo. Se giocheremo al meglio, passeremo il turno, ma non possiamo sottovalutare nessuno».

E all’orizzonte c’è anche l’azzurro della nazionale. «È un obiettivo, ma il primo obiettivo deve essere la continuità con il Napoli. Se i risultati verranno, sarà più facile anche arrivare in nazionale, per me sarebbe un onore vestire la maglia azzurra della nazionale maggiore. Le voci su di me fanno piacere, io so che posso arrivare in alto con lavoro e impegno giornaliero. Ma non devo farmi influenzare dai pareri degli altri, cerco di fare il mio ogni domenica. Al Natale chiedo solo di star bene e giocare. Lavoreremo sempre per inseguire il massimo obiettivo, anche se la Juve sta facendo un campionato incredibile. Se dovesse perdere qualche punto, saremo nella loro scia, è ancora presto per arrendersi».

From: Il Mattino.

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