Non sarà il più bello, ma sicuro è il più entusiasmante campionato degli ultimi anni. La corsa per lo scudetto ma anche la corsa all’oro: quella ai piazzamenti per la Champions. Chi lo dice che sono solo due posti per cinque squadre? Inter e Milan al momento hanno staccato le altre ma il ko con lo Spezia e quello in casa con l’Atalanta dimostrano che il cammino dei rossoneri non è travolgente. E domenica c’è il derby. Ecco, in dieci punti ci sono le sette sorelle e basta poco per compattare ancor di più il gruppo: nelle ultime cinque giornate l’Inter ha fatto 13 punti (il Milan 9) mentre la Lazio ha perso con i nerazzurri la prima gara del 2021 dopo sei vittorie consecutive che hanno rilanciato la squadra di Lotito.
Partiamo dagli Inzaghi boys: prima c’erano solo i gol di Immobile e poi i disastri in difesa ma dal 6 gennaio la Lazio ha preso solo 6 gol (e tre tutti dall’Inter). Insomma, è davvero in forma. Ma c’è ora la Champions e il Bayern di Monaco: durante la fase a gironi ha rimediato capitomboli con Verona, Sampdoria e Udinese. E restando a Roma, la squadra di Fonseca ha dalla sua che sa fare gol, lo dimostrano le 47 reti segnate in campionato: meglio hanno fatto Inter (54) e Atalanta (49). Un aspetto non va sottovalutato: le vittorie contro le piccole della Roma che però fa da contraltare alle non vittorie contro le grandi (da quando c’è Fonseca, solo 3 successi nei 20 scontri diretti, coppe comprese). E se guardiamo il calendario da qui alla fine di marzo (prima della sosta per le nazionali) ne incontrerà un bel po’: pochi scontri diretti e tante sfide contro formazioni di medio bassa classifica. Trasferta a Benevento prima di ospitare il Milan. Quindi Fiorentina, Genoa, Parma e infine il Napoli all’Olimpico il 21 marzo. Molto probabilmente per quella data, si comincerà davvero a capire le posizioni reali delle squadre.
Sarà pure che parlare di fattore campo senza tifosi non ha senso, ma l’Atalanta ha conquistato solo un punto nelle ultime tre gare in casa (d’altronde anche in Champions non ha mai vinto in casa). E complessivamente lontano da Bergamo ha conquistato 22 dei 40 punti che ha in classifica. E domenica arriva il Napoli. Pochi giorni prima la supersfida al Real Madrid. L’ambiente prende tutto quello che viene e Gasperini gode di stima illimitata da parte di Percassi. Anche gli scontri diretti con Juventus e Milan saranno in casa ma impressiona il passo altalenante soprattutto quando ci sono le coppe davanti ai piedi (prima della vittoria con il Napoli in Coppa Italia il clamoroso 3-3 con il Torino). Sembra la meno attrezzata mentalmente per il doppio impegno e le due gare con i galacticos rischiano di togliere energie. Non è semplice trovare della favorite: l’Inter che deve pensare solo al campionato ed è fuori da tutto ha sicuramente una punto a suo favore non di poco conto. Cosa che non ha il Milan, che però ha un drago che sputa fuoco come Ibrahimovic là davanti.
L’Europa League entra decisamente fastidiosa: Pioli incontra la Stella Rossa e sicuro lo farà aggrappandosi al turnover. Quello che avrebbe fatto volentieri anche Gattuso contro il Granada ma che non può fare per mancanza di calciatori: ne ha 8 indisponibili in difesa giocheranno sempre gli stessi fino a quando Koulibaly non torna negativo. Ma la forza del Napoli è quella di essere uscito forse persino più forte da questo mese di critiche eccessive e fuori luogo. Con la squadra compatta attorno a Gattuso. C’è poi quella che pare un brutto anatroccolo che fa fatica a tornare cigno, ovvero la Juventus di Pirlo che ha 9 punti in meno rispetto a dodici mesi fa e ben 17 punti in meno rispetto all’ultima Juventus di Allegri. Difficile prevedere una quota Champions: nel 2014/15 alla Fiorentina bastarono 64 punti, nel 15/16 67 punti (Inter), nel 16/17 l’Atalanta conquistò 72 punti proprio come l’Inter l’anno dopo. Nel 18/19 a Gattuso non bastarono al Milan 68 punti (l’Inter fece 69 e si qualificò) e l’anno scorso la Lazio ne ha conquistati ben 78 punti. L’impressione è che quest’anno di punti ne servono almeno 70.