Napoli, Oshimhen è un problema: scatta il patto per il rilancio


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Osimhen fa chiarezza: «Desidero chiarire che chiedere un’opinione relativa al calcio a un mio parente non è la stessa cosa che chiederla a me direttamente. Amo il Napoli, il club, il mio allenatore e la mia squadra. Amo particolarmente i compagni di squadra e spero di continuare a crescere e migliorare per aiutarli ancora di più. Questo è il mio parere ufficiale e chiedo di rispettarlo, nessuno è il mio portavoce». Queste le parole di ieri pomeriggio del centravanti nigeriano sul suo profilo Instagram per chiarire quello che è il suo pensiero, dopo che suo fratello Andrew giovedì aveva dichiarato a Radio Marte che il Napoli doveva giocare di più per lui.

IL MOMENTO NO
Victor ha grande voglia e si sta impegnando per tornare al massimo e dare il suo contributo ma la migliore condizione è ancora lontana e anche nel match di Europa League si sono evidenziate le sue difficoltà attuali. Ben controllato dai difensori del Granada non è riuscito mai a pungere e da quando è rientrato in campo ancora non è riuscito a ritrovare il gol. «Un fatto atletico, un giocatore che sta fermo quasi cento giorni non può raggiungere subito la migliore condizione atletica. Occorreranno due-tre partite, più gioca e più torna in forma», dice Bruno Giordano, ex attaccante del Napoli che nel 1987 vinse scudetto e Coppa Italia. Ritrovare la condizione fisica migliore giocando e quella psicologica segnando un gol, Giordano da ex grande centravanti conosce bene qual è la medicina migliore per un attaccante per potersi sbloccare. «Gli serve un gol, speriamo già domenica contro l’Atalanta. Se poi un gol dovesse segnarlo anche nella partita successiva di Europa League contro il Granada sarebbe ancora meglio», aggiunge.

A CACCIA DI GOL
Contro il Granada è stata la sua prima gara per intero, il minutaggio è cresciuto partita dopo partita ma gli manca ancora la brillantezza: anche se è guarito dall’infortunio alla spalla Victor non è ancora al massimo. «Gattuso ha spiegato che Osimhen gioca ancora con una fasciatura e non è al cento per cento. Si vede che non è l’attaccante ammirato soprattutto contro l’Atalanta nella partita di andata di campionato, speriamo che quella gara possa essere di buon auspicio per lui anche per il ritorno. Non credo si tratti di un problema legato all’ambientamento perché era partito bene: anche se non aveva segnato molto nelle prime partite era stato importante per le reti degli altri attaccanti», spiega ancora Giordano. E in questa fase, con tante assenze nel reparto offensivo, a cominciare da quella di Lozano che era stato il migliore in fase realizzativa e rientrerà più o meno tra un mese, i suoi gol sarebbero importantissimi.

LE CARATTERISTICHE
A Granada con il Napoli schierato con il 4-3-3 ha giocato da centravanti nel tridente con Politano (nel secondo tempo Elmas) e Insigne, contro la Juve da punta più avanzata nel 4-2-3-1: può giocare con entrambi i sistemi di gioco. «Osimhen è un attaccante completo che può sfruttare la fisicità anche con i colpi di testa e la sua capacità di lanciarsi negli spazi: tornerà decisivo, si vede che ha voglia ma ancora non gli riescono le sue giocate. Per il Napoli è stato un investimento importante per il presente e per il futuro e avrà modo di dimostrarlo», spiega Giordano. Un’altra occasione l’avrà subito domani contro l’Atalanta, sarà ancora lui il centravanti: la quarta partita consecutiva dal primo minuto, serie che cominciò proprio a Bergamo in Coppa Italia ed è proseguita con la Juventus e il Granada. Quattro partite di fila da titolare senza gol, alla quinta proverà a sbloccarsi.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/osimhen_napoli_rilancio-5778829.html

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