Tutti a Dimaro. Tornano per fine prestito anche Luperto e Gaetano: anche loro in ritiro
NAPOLI – Visto che gli esami non finiscono (quasi) mai, tra Dimaro-Folgarida e Castel di Sangro conviene industriarsi per giocarsi il proprio destino: c’è una mezza squadra che deve scoprire cosa fare da «grandi» e il passato ha un peso, eccome, che può indirizzare il futuro. E quando si ripartirà, tra un mese o poco più, in un paio di settimane sarà possibile anche lanciare messaggi diretti a Luciano Spalletti e al Napoli per dare un senso alle proprie aspirazioni. Gennaro Tutino ha fatto cose da pazzi, come possono esserlo quattordici gol nella magica stagione con la Salernitana: i suoi venticinque anni (ad agosto) testimoniano una maturità anagrafica ormai accertata, al resto ha provveduto un crescendo ch’è servito a Castori per spalancarsi la porte della serie A. Gennaro Tutino si è ripreso quello che gli apparteneva, attraverso un talento a lungo soffocato o forse finito per un po’ in letargo: è diventato «altro», adesso, è un attaccante moderno, sa fare la prima punta o la seconda o volendo può giocare pure esterno e però, chiaramente, vorrebbe tenersi quel che ha conquistato con la Salernitana.
LE ALI – Il Napoli l’ha seguito, per capire quanto sia migliorato, e intende studiarlo ancora, durante una preparazione che dovrà fornire indicazioni anche su Ounas, riemerso – e prepotentemente – a Crotone, brillando di suo nonostante le difficoltà attraversate da unasquadra finita in serie B troppo presto. Ma Ounas, venticinque anni a novembre, più delle quattro reti ha convinto per lo spessore delle giocate, per la sua rapidità, per quella vocazione a essere «profondo», partendo largo a destra, dove qualcuno può sempre servire per allungare l’organico. Ounas insegue (anche) una personalissima rivincita: è arrivato a Napoli nel 2017, non è mai riuscito ad imporsi. Ora sente le voci del mercato – la Sampdoria, l’Olympiacos – però attende e si lancia per candidarsi.
IL QUARTO – In ritiro ci va anche Sebastiano Luperto, venticinque anni a settembre, l’aria del Napoli già respirata, e quindi nessun pericolo di ritrovarsi un po’ spaesato. Può essere il quarto in difesa, con Manolas, con Rrahmani, con Koulibaly o con chi eventualmente lo sostituirà. E Spalletti avrà modo di conoscere, e bene, anche un altro «scugnizzo», Gianluca Gaetano, che ha fatto belle cose con la Cremonese (trentasei presenze e sette gol), ha materia grigia nel cervello e piedi che sono capaci di conquistare. In un mese, le sessioni abbonderanno.
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