Squadra che vince non si cambia. Anzi, centrocampo che convince non si cambia. Questa la linea varata da Gattuso in vista della gara di stasera contro il Parma. Perché al netto del blackout contro lo Spezia, quell’ora di dominio azzurro in coppa Italia lo ha convinto. Ecco perché non solo si va avanti con il modulo (4-3-3), ma si va avanti anche con gli uomini. E allora Zielinski continuerà ad agire da pendolo sul centro sinistra, Demme sarà l’addetto alla regia (con licenza di inserirsi) e Elmas dovrà fare il collante tra centrocampo e attacco.
La presenza del macedone dal primo minuto è la vera sorpresa per stasera, perché certifica la stima e la fiducia che l’allenatore ripone nel ragazzo. E tutto ciò non era affatto scontato, visto che prima della bella prova contro lo Spezia in coppa, le ultime prestazioni di Elmas erano state altalenanti, per usare un eufemismo. Gattuso, infatti, tende sempre a utilizzarlo a gara in corso, facendo affidamento sulla rapidità del ragazzo e sulla sua capacità di adattarsi più o meno a tutti i ruoli del centrocampo. Ultimamente, però, le risposte non erano state incoraggianti, anzi. Sia contro la Juventus in Supercoppa che in campionato a Verona, il contributo del macedone era stato deludente. Molto deludente. Finanche nella larga e comoda vittoria del Napoli sulla Fiorentina, il suo apporto alla squadra era stato pressoché nullo. Contro lo Spezia, invece, si è ritrovato. Quel corpo estraneo apparentemente avulso dal gioco, è diventato parte integrante di un sistema nel quale si è trovato subito a proprio agio.
Innanzitutto ha colpito la sua grande voglia. Quella di un ragazzo che ha capito di aver attraversato un momento difficile, ma allo stesso tempo di essere dotato delle qualità giuste per uscirne a testa alta. E allora contro lo Spezia, gol a parte, ha saputo tirare fuori una prova convincente, fatta di tanto lavoro sporco (come piace a Gattuso), ma anche di quella qualità che al momento giusto si è rivelata utilissima per fare la differenza. D’altra parte Elmas, nonostante la giovane età (appena 21 anni) è un ragazzo con la testa sulle spalle, non si lascia trasportare dalle emozioni né tanto meno dai momenti. Dalla sua può contare su una famiglia che lo assiste e lo supporta. Basti pensare che il più delle volte è il papà ad accompagnarlo e andarlo a riprendere al campo quando c’è il ritiro prima delle partite.
Con Gattuso si è trovato subito a meraviglia. Perché ha capito i principi cardine dell’allenatore e ne ha sposato in pieno le idee di gioco. Grazie alla sua grande duttilità tattica, Elmas si è messo a disposizione dell’allenatore che lo ha schierato praticamente quasi in ogni zona del campo. Da mediano nel centrocampo a due, a mezzala in quello a tre, finendo anche dirottato sulla fascia, a fare l’esterno d’attacco in assenza di Insigne. Insomma, un jolly multiuso che per Gattuso è diventato preziosissimo per ogni circostanza. Non è certo un caso il fatto che salvo le due partite saltate per il Covid, Elmas è sceso in campo in tutte le partite (tranne quella contro la Sampdoria) di campionato. Contro il Genoa è partito titolare, ha segnato il suo primo (il secondo è arrivato proprio in coppa contro lo Spezia) gol stagionale, dimostrando le sue qualità anche come bomber. Oggi, nella sfida contro il Parma, sarà nuovamente titolare. Sarà la seconda volta di fila in meno di 4 giorni (non gli succedeva dal febbraio scorso, prima del lockdown, tra coppa Italia e campionato): un bel gesto di stima e fiducia da parte dell’allenatore azzurro che a questo punto si aspetta le risposte definitive dal macedone.