Napoli, parte l’operazione Emirates «Gol a Londra per la qualificazione»


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Tutti in silenzio e concentrati. Nessun tifoso ad aspettare il bus della squadra e la via dritta spedita fino alle scalette dell’imbarco. Il Napoli è arrivato all’aeroporto di Capodichino alle 8.38, preciso sulla tabella di marcia già stilata, Carlo Ancelotti a fare da apripista e gli azzurri dietro di lui. Lo staff napoletano era già arrivato con largo anticipo e aspettava la squadra in aereo, insieme a loro viaggia anche Luigi De Laurentiis, arrivato col sorriso largo ma senza il presidente Aurelio, che resterà in città dopo i controlli all’Ospedale Gemelli della scorsa settimana. Alle 9.15 il charter Albastar ha salutato il suolo napoletano per viaggiare verso Londra, dove il Napoli arriverà intorno alle 11 locali.

All’interno della struttura sono pochi i tifosi napoletani che raggiungeranno la capitale inglese già in questo mercoledì. Il grande esodo, infatti, che vedrà circa 3mila napoletani all’Emirates giovedì sera, partirà domani, dalle prime ore del mattino, con i voli di linea previsti da Napoli, Roma e Bari e con i charter dedicati ai tifosi e studiati per la trasferta inglese. Qualcuno, addirittura, viaggerà in treno fino a Venezia per poi volare verso Londra per sfruttare tariffe più economiche e per le tasche di tutti.

«L’ansia c’è e sale sempre più dal momento del sorteggio» ci raccontano i pochi tifosi che sono già presenti in fila al Gate. «Speriamo di mantenere i nervi saldi e segnare almeno un gol, la chiave del passaggio del turno è tutta lì». Il Napoli ancelottiano non può più permettersi esperimenti e a Londra è atteso nella sua forma migliore. «Mi aspetterei di vedere Insigne in campo, lui queste partite non le sbaglia mai» ci racconta un tifoso che approfitterà di due giorni di pausa dagli impegni in città per vivere una serata all’Emirates.

E proprio su Lorenzo Insigne cade il ballottaggio più importante in vista di domani sera, con Milik e Mertens insieme al napoletano che si giocheranno due maglie. «È stato un anno sufficiente, dobbiamo sperare che questa Europa League rilanci la stagione di un secondo posto che vale comunque l’ennesima qualificazione Champions» e poi su Ancelotti: «Ha detto che non è venuto qui a pettinare le bambole, quindi speriamo di riuscire a vincere almeno in Europa qualcosa di importante».

From: Il Mattino.

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