Napoli più forte di Var e razzisti: adesso la verità sui progetti futuri


CONDIVIDI/SHARE

image

Non è stato un episodio determinante, ma il Var ha msso lo zampino nella penultima gara del campionato del Napoli, arrivato al record di 88 punti. Nel primo tempo la rete di Mertens è stata annullata per fuorigioco, discutibile perché discutibile è stata la dinamica del tocco precedente (Albiol o il sampdoriano Andersen?). È un episodio che non ha cambiato la storia del campionato perché la Juve si è laureata campione d’Italia. Restano i dubbi sull’operato degli arbitri e sul funzionamento del Var, dei quali tenere conto per la prossima stagione.

L’ultima trasferta del Napoli è terminata con una vittoria firmata da una straordinario gol di Milik, a cui è bastato appena un minuto per segnare (e farsi ammonire dopo l’umana reazione nei confronti di quegli squallidi tifosi della Samp che insultavano dal primo minuto Napoli e i napoletani). Anche in una partita dall’esito ininfluente Sarri ha dato fiducia a Mertens, schierando il polacco – punto di forza per la prossima stagione a prescindere da chi siederà in panchina – negli ultimi 20 minuti. Arek avrebbe potuto offrire un contributo maggiore anche prima della partita contro la Samp, però per il tecnico è stata sempre prioritaria la scelta di Dries, a dispetto dalla sua evidente flessione. La squadra ha riproposto una buona immagine a Marassi, impegnando più volte il portiere Belec. Se due settimane fa a Firenze vi fosse stata una simile prestazione probabilmente il campionato non si sarebbe concluso in ampio anticipo.
 

From: Il Mattino.

CONDIVIDI/SHARE