Parigi val bene… un altro po’ di pazienza. Ancelotti voleva
(e vuole) Areola in porta. È la sua prima scelta. Non
è escluso che possa nelle prossime ore intervenire
personalmente per smuovere l’impasse con il franco-filippino. E
Areola non esclude Meret. Ma nel frattempo c’è qualcun
altro, al solito, a tramare: è Mino Raiola che da ieri, dopo
aver atteso la sentenza Uefa che condanna al Milan
all’esclusione dalle coppe per un anno, ha capito che è
il momento di portare via Donnarumma. E dove? Al Khelaifi, il
potente presidente del Paris St Germain è uno degli
interlocutori preferiti di Raiola e la Ville Lumiere è la
meta prediletta. Anche se pure il Psg dovrà attendere fine
giugno a causa della lente d’ingrandimento dell’Uefa sui
suoi conti. E l’arrivo di Donnarumma, oltre a quello di Buffon,
spalancherebbe all’addio di Areola. A prezzo di saldo.
Non è semplice mettere assieme i pezzi di questo complicato
mosaico. Ma il protagonista di tutto è Mino Raiola:
l’unica cosa certa quando c’è di mezzo lui è
che ogni suo calciatore cambierà squadra. E più il
calciatore è forte, più la cambierà
rapidamente. Insomma, Donnarumma al Psg (la Uefa permettendo) e
Areola al Napoli sarebbe il sogno nel cassetto del procuratore
campano, inutile girarci attorno. Se dovesse andare a Parigi
Gigione, ecco che Areola tornerebbe in auge per la porta del
Napoli, anche perché i giudizi su di lui sono assolutamente
favorevoli. Areola potrebbe anche ridursi l’ingaggio a circa 3
milioni di euro. Ma resta l’accordo col Psg, non proprio
semplice, ma a cui penserebbe proprio Raiola. Difficile che
Donnarumma possa invece arrivare a Napoli: sicuramente il buon Mino
ci avrà pensato, ma il Milan per meno di 90 milioni di certo
non lo dà via. E poi c’è da fare i conti con uno
stipendio di minimo 5 milioni.
Raiola sta pensando al guizzo geniale: una fava con due piccioni.
Non solo Areola: al presidente De Laurentiis sta facendo
accarezzare anche una possibilità, peraltro a costo del
cartellino zero (a parte un indennizzo trattabile da versare al
Nizza): Mario Balotelli. Sì, Supermario – giura Raiola –
è cambiato e con Ancelotti potrebbe approdare a livelli mai
raggiunti. Peraltro, anche il ct Mancini lo ha rispolverato per la
Nazionale. Balotelli a Nizza guadagnava tra i 3,5 milioni e i 4, in
perfetta linea con il tetto ingaggi del Napoli: ma potrebbe anche
ridursi un altro po’ l’ingaggio il primo anno nella parte
fissa, facendo lievitare quella variabile legata ai bonus e al
rendimento. Più di una idea. D’altronde Ancelotti ha
qualche dubbio legato a Mertens: l’idea di falso nove va
accantonata, il belga dovrebbe tornare a fare l’ala.
From: Il Mattino.