Battere la Roma e dedicare la vittoria a Diego Maradona. È il sogno che il Napoli vorrebbe realizzare domani sera al San Paolo, lo stadio che a breve cambierà nome e sarà intitolato al campione argentino. La partita non è facile, anzi l’avversario è il più difficile che potesse capitare in un momento in cui gli azzurri sono reduci da due sconfitte interne consecutive, con il Sassuolo e con il Milan. Ma è l’intera squadra, assieme con Rino Gattuso, a essere particolarmente concentrata su questo traguardo, perché la morte di Maradona ha molto colpito tutti i calciatori, i quali hanno potuto toccare con mano l’affetto che i tifosi nutrono per il campione argentino. Regalare loro una vittoria in occasione del primo appuntamento di campionato al San Paolo dopo la scomparsa del capitano di tante battaglie sarebbe il modo migliore per onorarne la memoria.
La vittoria di giovedì contro il Rijeka non ha portato con sé particolari entusiasmi. Il successo con i croati non è stato mai in discussione ma si è evidenziata ancora una volta la difficoltà dei partenopei a finalizzare le proprie azioni quando di fronte c’è una squadra chiusa nella propria area di rigore, ai limiti del catenaccio. La Roma, però, non è il Rijeka. La squadra di Fonseca attraversa un periodo di forma eccezionale e in questa stagione è ancora imbattuta, a parte la sconfitta rimediata a tavolino nella partita di esordio del campionato, pareggiata con il Verona sul campo e trasformata in un 3-0 per i veneti dal giudice sportivo.
Gattuso ha solo un paio di dubbi relativamente alla formazione da mandare in campo contro i giallorossi. Riguardano la fascia destra d’attacco, con la possibilità di utilizzare dal primo minuto Lozano o Politano e il portiere, ruolo nel quale Ospina, guarito dal problema muscolare accusato mentre era in ritiro con la Nazionale della Colombia, potrebbe rientrare al posto di Meret. Quanto al trequartista che dovrà giocare alle spalle dell’unica punta, Mertens (Osimhen, ancora alle prese con la lussazione alla spalla destra, non è stato neppure convocato), la scelta è caduta su Zielinski, autore di una buona prova con il Rijeka e apparso decisamente in ripresa sul piano atletico, dopo la lunga sosta dovuta al Covid. Il polacco, tra l’altro potrà dare anche una mano a centrocampo, trasformando in certi momenti della partita il modulo in un 4-3-2-1 che assicura una maggiore copertura di cui spesso la squadra dimostra di avere bisogno, soprattutto contro avversari più titolati. A centrocampo lo squalificato Bakayoko sarà sostituito da Demme che affiancherà Ruiz. In difesa, presenti tutti i titolari, con Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce e Manolas e Koulibaly al centro.