FIno all’ottantaduesimo la partita con la Roma era di una tale e tanta uallarosit che il tifoso medio del Napoli non poteva che pensare alla quantit di attivit che in solitudine, o assieme ai suoi cari, avrebbe potuto porre in essere se solo non ci fosse stato questo piccolo particolare che di domenica, nel mese di luglio, alle undici di sera, gioca la Serie A e bisogna rimanere a casa a vedere la partita della squadra di Gattuso.
Che si fa infatti a Napoli di domenica alle undici di sera quando fa un caldo micidiale e a casa nun s’ po’ stà? Si va a Mergellina a mangiare lupini e spassatiempi, si va al Parco Virgiliano sopra Posillipo a inseguire il fresco in mezzo alle frasche, si va al centro storico a bere una birretta cercando e trovando rifugio nell’aria condizionata di bar e pizzerie. E fino all’ottantaduesimo, più o meno, tutti quanti stavano pensando al grandissimo peccato di aver dovuto rinunciare a tali e tante attività pur di sostenere gli azzurri e guardare la partita. Se non fosse che all’ottantaduesimo, come i pensionati il primo del mese fuori alla Posta, i pianeti si sono allineati.
E invece di prendere il palo o la traversa, Lorenzo Insigne ha colpito la rete col destro a giro. Insomma, una città intera ha buttato il sangue ma ne è valsa la pena, jà!