Il tecnico ha ritirato il Premio Maestrelli a Montecatini Terme: «Il mio amore per il pubblico è grande: se non sarò capace di dare tutto, allora meglio lasciare»
MONTECATINI TERME (Pistoia) – Il rinnovo di contratto con il Napoli “è un falso problema perché il contratto c’è, poi bisogna vedere se ci sono tutte le condizioni” per rinnovarlo. “Il mio amore per il pubblico di Napoli è talmente grande che voglio essere sempre in grado di dargli il 100%. Se non è possibile meglio lasciare ma io spero che sia possibile”. Lo ha detto il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, a margine del conferimento alla sua persona del ‘Trofeo Maestrelli’ a Montecatini Terme. Le condizioni per arrivare al rinnovo del contratto sono condizioni “che arrivano da dentro – ha aggiunto Sarri -. Se ti senti in grado di dare il tuo 101% devi andare avanti, se non ti senti più in grado di farlo devi avere il coraggio di fare un passo indietro. Oggi non penso a queste cose”. Napoli, il San Paolo dedica striscioni a Sarri e allo scudetto
Ieri sera nel frattempo la tifoseria del Napoli ha avuto ampie dimostrazioni di affetto con cori e striscioni nei confronti di Sarri e della sua squadra. “Il rapporto fra San Paolo e la squadra in questi anni è stato sempre stupendo, con me in maniera particolare – ha sottolineato il tecnico toscano -. Il pubblico di Napoli è un pubblico che non ha eguali, è già emozionante entrare dentro lo stadio e ricevere un attestato di affetto così, mi sento in grandissimo debito. L’unico modo che ho per sdebitarmi è dare tutto fino all’ultimo giorno che starò a Napoli”.
LOTTA SCUDETTO – In vista delle ultime giornate di campionato “penso che quattro anni fa ero in serie B quindi particolarmente preoccupato non ce la faccio a sentirmi. Mi sento onorato di essere a nove giornate dalla fine ancora vicino ad una squadra che sta dominando da sette anni. Noi abbiamo una strada da perseguire, non siamo una squadra che può vincere se non giochiamo su buoni livelli per caratteristiche e forse anche per mentalità. A noi dà gusto giocare bene e possibilmente anche vincere. La settimana scorsa noi abbiamo fatto una grande partita a San Siro contro l’Inter, che abbiamo tenuto ampiamente sotto controllo, che non vincendola ci ha lasciato l’amaro in bocca. Quello è un segnale di quanto stiamo facendo bene perché andare a San Siro, dominare e non vincere, non è cosa ordinaria e quindi ci stiamo abituando e stiamo abituando i nostri tifosi e la stampa che ci segue, ad imprese straordinarie”. Corsa scudetto: il calendario di Napoli e Juve, lo scontro diretto si avvicina LO SCONTRO DIRETTO – “Scontro diretto con la Juve decisivo? Dirlo oggi è impossibile, dipenderà da come arriveremo al 22 aprile. Le partite oggi sono dure per tutti ed affrontare squadre in lotta per la salvezza sono partiti difficili ed a questo ritmo di punti basta avere 15 giorni di defaillance perché lo scontro diretto non conti più niente.Ai miei ragazzi ho già chiesto tutto, loro mi hanno sempre risposto. Stanno dando il 101% delle loro possibilità e quindi più di questo non gli posso chiedere. A Napoli sono arrivato ed ho trovato un gruppo di ragazzi che si è messo a mia completa disposizione e mi ha fatto fare bella figura. E’ un gruppo a cui devo tantissimo e sono sicuro che farà quello che può fare. Se poi basti o non basti, non lo sappiamo. Abbiamo il merito fino ad adesso di aver tenuto aperto il campionato però se fosse per me vorrei arrivare fino in fondo. Napoli, festa grande dopo la vittoria contro il Genoa
LA SOSTA – “Le soste di campionato? Sono per noi allenatori. Per cinque-sei squadre sono un momento di grande stress, con tanti giocatori che girano per il mondo ed hanno lo stress dei viaggi massacranti. Io vedrò i miei giocatori reduci dalle nazionali giovedì prossimo – ha concluso Sarri – ed abbiamo poi la partita di sabato addirittura”. (in collaborazione con Italpress)
From: Corriere Dello Sport.