Napoli, scoppia la Kalidoumania: Koulibaly ormai virale


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Maglie a ruba, mitizzazione virtuale: il senegalese è un eroe

NAPOLI - «Non è come sembra, ti posso spiegare tutto», dice lei a letto con un gigante d’ebano in maglia azzurra. E lui, il marito tradito: «Tu non mi devi spiegare proprio niente: signor Koulibaly, per me è un vero onore averla nel mio letto, con mia moglie. Le faccio un caffè?». Il video dei Cerebros, ormai virale in rete, è il simbolo di quello che Kalidou Koulibaly è diventato per i napoletani dopo il gol segnato domenica alla Juve. E d’accordo, si scherza e si esagera. Anche tanto. E anzi sarebbe il caso di concludere quel meraviglioso volo dello Stadium e atterrare a Firenze, sulla Fiorentina. Ma forse, sotto sotto, qualcuno disposto ad accettare il tradimento in cambio di uno scudetto atteso per 28, interminabili anni si potrebbe davvero scovare. Ma non diciamolo a nessuno.

[…]

NESSUNA CLAUSOLA – Il suo valore è ormai alle stelle: acquistato per 8 milioni di euro, o giù di lì, la quotazione è schizzata in orbita fino ad almeno 80 milioni. Se non qualcosa in più, considerando la follia del mercato del calcio. E sia chiaro: nel suo contratto non c’è clausola. E ciò vuol dire che per De Laurentiis, scaltro come pochi a blindarlo in silenzio e a rifiutare la mega offerta da 58 milioni del Chelsea di Conte, non ha prezzo.

COME I BOMBER - Tutti, insomma, meritano l’applauso per aver creduto e valorizzato il nuovo idolo di Napoli: un difensore che in città, da circa una settimana, trattano come si fa con i grandi attaccanti. Ovvero: maglie a ruba, mitizzazione virtuale e mitragliata di autografi e foto. La scena registrata anche ieri a fine allenamento, al centro sportivo di Castel Volturno, s’è ripetuta sin dalla ripresa post Torino: Koulibaly assaltato a piedi e accerchiato in auto dai tifosi; Koulibaly in fuga. Felice e contento. E forse anche più disponibile del solito, considerando che domenica notte, a Capodichino, sul bus della squadra non c’era: era il più atteso anche dalla famiglia, a casa. 

From: Corriere Dello Sport.

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