Se il Napoli ha battuto il Brescia e si è relativamente riavvicinato al vertice, lo deve anche ai suoi 46mila tifosi. Il loro supporto è stato decisivo negli ultimi venticinque minuti di grande sofferenza, dopo il gol del 2-1 di Balotelli e l’infortunio di Maksimovic che hanno messo in uno stato di agitazione gli azzurri, irriconoscibili rispetto al primo tempo. Ancora una volta è stata regalata una frazione di gara agli avversari: i primi 45′ al Cagliari e i secondi 45′ al Brescia, che ha tirato fuori tutta la sua (tanta) qualità e ha reagito con vigore allo 0-2, rinchiudendo il Napoli nella sua trequarti. È vero che la squadra di Corini è apparsa la migliore formazione affrontata in questo inizio di campionato (oltre alla Juve per i primi 60′), però il calo accusato nella ripresa è un campanello d’allarme. Preoccupante l’altalenante rendimento nell’arco della stessa partita, notato due volte negli ultimi quattro giorni. La forza di una squadra si misura anche con la sua personalità e certi limiti mostrati negli ultimi 180′ al San Paolo devono essere cancellati. Sono stati opportuni il richiamo di Mertens – lucido ai microfoni televisivi anche dopo 101′ di grande sacrificio – e il rapporto di Ancelotti alla squadra negli spogliatoi.
From: Il Mattino.