Napoli, sfida da 600 milioni: solo Juventus e Inter sono più ricche


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Per certi versi, la missione è fallita. Doveva essere l’estate del ridimensionamento del monte ingaggi per garantire quella solidità e quell’equilibrio finanziario che è l’arma in più di Aurelio De Laurentiis. E invece, nel primo anno senza Champions, gli ingaggi sono stellari: quasi 115 milioni di euro lordi, tenendo conto che alla fine sono rimasti sia Koulibaly (11,4 milioni euro lordi) e Ghoulam (4,6 milioni di euro).

 

E a cui va poi aggiunto il regalo finale nel mercato, ovvero Bakayoko che percepisce dal club azzurro 2 milioni di euro (il resto lo mette il Chelsea). Insomma, la missione di scendere a quota 90 milioni almeno è andata a sbattere contro le difficoltà di un mercato dove tutti hanno pensato prima a vendere e poi a comprare. Risultato: in pochi hanno veramente venduto. E poiché De Laurentiis è stato di parola non ha svenduto. E così restano sul groppone ben tre esuberi, che avrebbero consentito al club di raggiungere il proprio obiettivo in termini di stipendio ovvero Milik (4,6 milioni in busta paga), Malcuit (1,6 milioni) e Llorente (il Napoli beneficia ancora del decreto crescita ma in ogni caso parliamo di un peso nel bilancio di 3,8 milioni di euro).

 

Insomma, Non era l’estate giusta per tagliare, nonostante i tentativi fino alla fine. Ma il monte ingaggi potrebbe crescere nelle prossime settimane, se dovesse andare in porto l’accordo con Hysaj, che dovrebbe firmare un prolungamento fino al 2024 a 2,5 milioni di euro a stagione. Dietro Koulibaly, gli stipendi più alti sono quelli di Insigne (4,6 milioni), Osimhen (4,5), Lozano (4,5 milioni a stagione), seguiti da Dries Mertens (4 milioni + 1 di bonus).

 

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De Laurentiis è stato chiaro. Lo stop per Covid 19 e i mancati introiti di questa stagione rischiano di pesare per la cifra monstre di 170 milioni di euro. Inoltre, all’appello mancano i soldi della Champions, ovvero almeno altri 50 milioni. Dunque, inevitabile che il Napoli abbia fatto di tutto per tagliare quella voce del bilancio che indica il costo del personale tesserato. La conseguenza della permanenza di Koulibaly e soci, però, porta un beneficio in termini di valore della rosa. Perché, secondo le stime del sito specializzato Transfermarkt, il Napoli attuale vale 593 milioni di euro.

 

Ovvero è la terza rosa per valore della serie A, dietro Juventus (690 milioni) e l’Inter (685 milioni). Molto più dietro c’è il Milan che vale 409 milioni. Solo l’anno scorso, di questi tempi, il Napoli aveva una rosa con un valore superiore: 650 milioni. Ma in dodici mesi c’è da fare i conti con una svalutazione del patrimonio legata al Coronavirus. Due anni fa il parco giocatori valeva 489 milioni, nel 2017 era di 347 milioni e nel 2016 era 295. Insomma, una crescita costante, perché difficile trovare club che valorizzano meglio i propri acquisti. Ma che questo Napoli, che ha tenuto con sé Koulibaly, vola anche in Europa.

 

Perché è la 14esima rosa più preziosa in assoluto (in una graduatoria guidata da Liverpool, Manchester City, Barcellona e Bayern di Monaco). Non male, e in particolare al momento – poi dai sedicesimi entreranno le escluse dalla Champions – è al terzo posto valore dei suoi giocatori in Europa League, dietro a Tottenham e Arsenal. Motivo per cui, va considerata tra le favorite anche per la coppa.

 

A gennaio, il Napoli proverà ad abbassare il costo degli stipendi, magari trovando della soluzioni con Llorente (che è atteso dall’Athletic Bilbao) e Milik. Ma è chiaro che certi costi non possono più essere sostenuti da una società che fa del fair play finanziario il suo faro.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_valore_rosa_600_milioni_euro-5512379.html

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