Napoli, svolta in attacco col 4-2-3-1: è Osimhen l’uomo in più di Gattuso


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Le mille strade del gol, la svolta con il 4-2-3-1, la grande intuizione di Gattuso, ora tutti gli attaccanti arrivano al tiro con maggiore facilità, ben 17 le conclusioni in porta contro l’Atalanta, cinque di Lozano e Osimhen, quattro di Politano e tre di Mertens. Un festival del gol al quale hanno partecipato tre attaccanti su quattro, solo il belga è rimasto all’asciutto anche se ha impegnato Sportiello in un grande intervento per evitare un passivo più pesante.

Ora c’è una maggior numero di soluzioni offensive, i due esterni hanno possibilità di tagliare verso il centro e provare la conclusione e fondamentale è la presenza al centro di Osimhen. Proprio la presenza del nigeriano al centro dell’attacco dà un peso maggiore a tutto il reparto e consente agli esterni di concludere con maggiore incisività.

Adesso la manovra ha uno sbocco offensivo diverso perché l’attaccante nigeriano dà maggiore profondità e con la sua fisicità riesce sempre a tenere impegnati i due difensori centrali avversari: una delle varianti offensive è rappresentata proprio dalla ricerca immediata della torre centrale con la giocata lunga del difensore centrale o direttamente di Ospina, come nell’occasione del quarto gol all’Atalanta, il primo del nigeriano in maglia azzurra. Tante soluzioni in più, quindi, compreso il cross dal fondo per il colpo di testa dell’ex centravanti del Lille. 

 

Irresistibili Lozano e Politano contro l’Atalanta, coinvolti in continuazione nella manovra d’attacco, bravi a cercarsi con i cambi di gioco, lucidi nell’accentrarsi per provare il tiro: il messicano con questo movimento sul passaggio di Mertens ha realizzato il gol del 2-0 contro la squadra di Gasperini, l’ex interista è stato perfetto nello spostamento palla al piede da sinistra al centro in occasione del terzo gol del Napoli.

Gattuso può contare su tanti esterni, a breve tornerà a disposizione anche Insigne: ieri il capitano, che subì una distrazione muscolare di primo grado al bicipite femorale sinistro contro il Genoa, ha svolto per la prima volta parte dell’allenamento con il gruppo e il rientro è quindi da considerare ormai imminente. 

 

Nel 4-2-3-1 si è ritagliato un nuovo ruolo decisivo anche Mertens, che gioca in appoggio a Osimhen e ha la possibilità di partire più da lontano e quindi senza una marcatura fissa può liberare tutta la sua fantasia sia per puntare dritto verso la porta avversaria che negli assist ai compagni di reparto. Dries che dopo gli anni di esterno sinistro d’attacco è stato inventato centravanti da Sarri nel 4-3-3 e ora con il nuovo modulo di Gattuso sta facendo la differenza un passo più indietro della prima punta perché può sorprendere con la sua velocità puntando sia centralmente che allargandosi sulle fasce. 

La media è di 4 gol a partita, 12 le reti segnate dal Napoli, undici messe a segno dagli attaccanti, considerando anche quella di Elmas, schierato da esterno sinistro di attacco contro il Genoa quando entrò al posto dell’infortunato Insigne: il capocannoniere è Lozano con 4 gol, poi Mertens e Politano a quota due e Osimhen e Insigne con una rete a testa. E poi la rete di Zielinski al Genoa, l’unica finora messa a segno da un centrocampista.

Funziona alla perfezione il nuovo meccanismo offensivo e tutto è cambiato dall’ingresso in campo di Osimhen a Parma e dal cambio dal 4-3-3 al 4-2-3-1: da quel momento il Napoli ha cominciato a segnare e non si è fermato più e contro l’Atalanta si è vista la migliore espressione del reparto offensivo azzurro. Un lavoro che Gattuso ha cominciato in ritiro a Castel di Sangro e ha poi proseguito negli allenamenti a Castel Volturno e le risposte sono state già molto positive.

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_gattuso_attacco_tattica-5532047.html

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