Napoli-Torino, la gabbia di Juric per provare a fermare Kvaratskhelia


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Il Torino di Juric è un osso duro, una squadra difficile da affrontare e lo ha già dimostrato l’anno scorso al Maradona con gli azzurri che riuscirono a spuntarla solo a nove minuti dalla fine con un gol di Osimhen e anche nel match di ritorno vinto ancora di misura dal Napoli (rete di Fabian Ruiz).

I granata sono reduci da due sconfitte consecutive maturate nei finali di partita, a un minuto dal termine contro l’Inter (gol di Brozovic) e in pieno recupero con il Sassuolo (rete di Alvarez) che hanno frenato la buona partenza (tre vittorie, un pari e una sconfitta nelle prime 5 partite): in classifica sono ottavi a pari punti (10) con la Juventus. «Abbiamo fatto un’analisi fisica e visto che negli ultimi 15 minuti alziamo il livello. Dobbiamo crescere nei particolari e portare gli episodi dalla nostra parte. Ci manca malizia, furbizia», ha detto e poi ha parlato della sfida contro il Napoli. «Sarà difficile, Giuntoli ha fatto un mercato strepitoso: il Napoli di Spalletti ha forza fisica e un passo allucinante e con un gioco bello, tra i migliori. Ma dai miei vorrei che portassero un risultato a casa. Il Toro deve fare il salto di qualità: ogni nostra partita, sia vinta che persa, è stata tiratissima, ci manca quello scatto in più e faremo di tutto per trovarlo» ha detto Ivan Juric in conferenza stampa. 

Il problema principale per il Toro è stato quello di trovare la via del gol, 6 le reti messe a segno nelle prime 7 partite (una media di 0.86 reti a gara): il bomber è Vlasic, il croato arrivato in prestito dal West Ham, che giocherà con Miranchuk, recuperato dall’infortunio, alle spalle di Sanabria. «Miranchuk è a disposizione, può essere che giochi dall’inizio – ha spiegato Juric – e in queste settimane di sosta l’ho visto bene: ha una tecnica eccellente e fa giocare bene la squadra, deve soltanto trovare sintonia con i compagni offensivi». Indisponibile in attacco Pellegri, gli altri due assenti saranno Vojvoda e Ricci. «Durante la pausa abbiamo lavorato tanto e bene, anche se è inevitabile avere incognite e dubbi quando si riparte-  le parole del tecnico granata – perché non sai se e quanto abbiano recuperato i giocatori impegnati in nazionale: si va un po’ con l’intuito, ma spero di avere una squadra carica com’è sempre stata e magari di vincere senza meritare». 

Juric ha sempre perso con Spalletti, sei sconfitte in sei partite. Oggi al Maradona proverà ad invertire la tendenza. In questa stagione il Toro fuori casa ha vinto le prime due partite con Monza e Cremonese, entrambe per 2-1, e perse le due successive con Atalanta (1-3) e Inter (0-1) giocando però due buone gare. E ora i granata avranno un altro esame duro contro un’alta big del campionato, il Napoli capolista con l’Atalanta.

Toro che gioca con grande intensità, marcature ad uomo a tutto campo e un pressing feroce, atteggiamento che riesce a sviluppare al meglio nei primi tempi: in queste prime 7 partite i granata hanno incassato una sola rete nei primi 45 minuti (nel recupero del match con l’Atalanta) e sei nella ripresa, delle quali 5 negli ultimi dieci minuti. Una squadra che difende con grande determinazione in ogni zona del campo e ribalta sempre l’azione con grande rapidità e ci mette tanta grinta. 

From: https://www.ilmattino.it/sport/calcio/napoli_torino_chiave_tattica-6961189.html

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