Napoli tra Alex, Milik e Gattuso: ecco le tre chiavi della felicità


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Ci sono varie ragioni per cui sin dal principio Napoli-Juve era una partita suscettibile di passare alla storia. Innanzitutto era la prima volta che una finale di Coppa Italia si giocava a porte chiuse. Poi, sempre per la prima volta, una Coppa Italia veniva assegnata a buffet nel senso che veniva lasciata l da asporto a beneficio della squadra vincente. Infine, era sempre la prima volta che una finale di Coppa Italia veniva giocata non davanti ai tifosi delle due squadre avversarie bens davanti agli spalti vuoti con una coreografia virtuale creata appositamente al computer per far abballare le palle degli occhi ai telespettatori a casa. Tuttavia, nonostante ci fossero gi tutte queste ragioni per consegnare agli annali questa partita, Napoli-Juve passer alla storia per altri motivi.
 

 

Primo: la vittoria di Meret su Buffon. Alla fine l’allievo ha superato il maestro, scippandogli un trofeo importantissimo e la possibilità eventualmente di fare il triplete. Secondo: il riscatto di Milik dal dischetto. Alzi la mano chi non ha invocato San Gennaro quando ha visto che il rigore decisivo era stato affidato ai piedi dell’attaccante polacco. Terzo: la vittoria di Rino Gattuso su Maurizio Sarri. «Mi piace molto» aveva detto di Ringhio l’ex tecnico azzurro alla vigilia. Chissà se gli piacerà ancora dopo che gli ha ricordato l’espressione napoletana magnete o limone! 
 

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_juventus_coppa_italia_anna_trieste-5294310.html

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