La risposta del Napoli è arrivata subito. Potente. Tre gol al Sassuolo (con qualche rischio di troppo ma anche con i pali colpiti da Ghoulam e Zielinski) e gli azzurri tornano al comando della classifica, rimarcando il vantaggio di tre punti su Juve e Lazio. L’Inter, stasera attesa a Verona, è temporaneamente scivolata a cinque lunghezze ma i gialloblù allenati da Pecchia sono stati finora poca cosa. Sarri ha ribadito la leadership calando un altro tris di gol (i primi due favoriti dalle leggerezze di Sensi su Allan e di Consigli sull’angolo di Callejon), dopo aver sfoderato l’ennesima impressionante quantità di palle gol.
La difesa ha lasciato a desiderare in alcune circostanze – lenti i movimenti in occasione dell’azione del pari del Sassuolo – ma questo può accadere quando si cambia uno dei due centrali. Esattamente come i tre gioielli dell’attacco, Albiol e Koulibaly sarebbero intoccabili. Sarebbero, appunto. È necessario far tirare il fiato e tocca per ora a Chiriches giocare, preferito a Maksimovic. Ci sono stati piccoli e contenuti momenti di smarrimento che non hanno condizionato gli azzurri. È questa una delle grandi differenze rispetto agli scorsi campionati, in cui bastava un episodio negativo per condizionare la prestazione e il risultato. Sarri ha individuato la causa di queste pause: improvvisamente la squadra smarrirebbe il senso del pericolo perché domina.
Per la prima volta in una partita del Napoli c’è stato il ricorso al Var: dalla regia hanno suggerito a Pairetto di mutare un rigore in punizione perché il fallo di Chiriches era fuori area, cosa che l’arbitro figlio d’arte e il suo assistente Posado avrebbero dovuto vedere senza il sostegno della moviola. Sembra che arbitri e guardalinee siano meno attenti e responsabilizzati: tanto c’è il Var…
From: Il Mattino.