Inviato a Dimaro-Folgarida
Negli ultimi tre giorni Dimaro è stata invasa da un caldo
inusuale per la Valle. Le nuvole hanno fatto la parte delle
comparse non protagoniste e le piogge torrenziali dell’alba del
ritiro sembrano oramai solo un lontano ricordo. Eppure tra gli
azzurri ce n’è uno che non sembra accusare il clima,
anzi. José Maria Callejon è atermico e per lui non fa
alcuna differenza che ci siano 40 gradi oppure 3: gioca sempre con
la maglietta a maniche lunghe. È un po’ il suo marchio
distintivo, una qualità che lo rende unico, oltre che
facilmente riconoscibile in allenamento e in partita.
Al suo arrivo per la prima volta in Val di Sole (oramai si parla
dell’estate 2013), fece subito breccia nel cuore dei napoletani
per quella somiglianza spiaccicata con Jim Carrey, attore di
Hollywood famoso per aver interpretato il famigerato personaggio
The Mask. Quella mimica facciale che ha reso celebre l’attore
canadese (naturalizzato statunitense), però, non ha avuto
seguito nella sua versione calcistica perché il volto di
Callejon sembra sempre lo stesso: una sorta di sfinge. Difficile
riuscire a carpire il suo umore dalle espressioni che lo
accompagnano durante la giornata. Anche i tifosi presenti sulla
tribuna del campo di Carciato hanno notato un Callejon sotto tono e
qualcuno lo ha definito addirittura triste.
From: Il Mattino.