Dallinferno al paradiso in 5 minuti. Dal salvataggio di Koulibaly con una provvidenziale acrobazia sul pallonetto di De Paul alla prodezza di Politano che vale i tre punti. Ma gli azzurri, con Lobotka che continua a non convincere in regia, al posto di Demme sono spesso lenti e prevedibili in fase di costruzione. Politano interrompe al meglio il periodo no in zona gol, dove gli attaccanti faticano tremendamente a vedere la porta e i centrocampisti raramente danno una mano con inserimenti senza palla o conclusioni da fuori. Ancora fuori giri Manolas che è alla ricerca della condizione migliore per incidere anche in chiave Champions.
6,5 OSPINA
Non può fare nulla sul gol di De Paul che calcia a botta sicura da buona posizione. Al quel punto decide di dimostrare le sue qualità nella ripresa, con una parata felina su Lasagna che raccoglie un assist involontario di Manolas e con un bel destro esalta la prontezza del portiere colombiano del Napoli.
5,5 HYSAJ
Gli manca il dinamismo di Di Lorenzo per attaccare a tutta fascia e proporsi anche nella metà campo avversaria, ma almeno si impegna nel dare una mano in fase difensiva. Arriva con un attimo di ritardo per raddoppiare Nestorovski in occasione del gol del vantaggio dell’Udinese.
5,5 MANOLAS
Parte bene, con almeno tre chiusure pulite in anticipo sugli avversari. Poi, però, alla lunga si distrae e infatti il gol del vantaggio dell’Udinese nasce da un suo errore di valutazione. Nella ripresa cerca di tenere alla larga i guai e in coppia con Koulibaly alza il muro davanti alla porta di Ospina.
6,5 KOULIBALY
Dalle sue parti difficilmente si riesce a passare. Nestorovski e Lasagna, infatti, gli girano molto a largo, perché tanto sanno già che vedere la palla non sarà cosa facile. Nel finale salva in spaccata – e con l’aiuto della traversa – sul pallonetto di De Paul a Ospina già ampiamente battuto.
6,5 MARIO RUI
De Paul entra dalla sua parte e segna il gol del vantaggio per l’Udinese, ma nello specifico le colpe del portoghese sono attenuate dall’errore complessivo di tutta la linea. Prova a riscattarsi con qualche bella discesa sulla fascia che però non viene premiata dalla sorte con un gol.
5,5 FABIAN RUIZ
Dopo un inizio da brividi – tre appoggi facili facili regalati bellamente agli avversari – rinsavisce e dal suo piede nasce la giocata che porta al pari firmato da Milik. Cresce vistosamente con il passare dei minuti, ma la prestazione manca di acuti degni di un giocatore del suo livello.
5 LOBOTKA
Rispetto a Demme, la regia con lui viaggia su altri ritmi. Tanti passaggi nelle stretto e zero verticalizzazioni. Compensa con la corsa, che non manca mai anche per mettere una pezza sugli errori in appoggio dei compagni. Nel complesso non aiuta al cambio di ritmo.
5,5 ZIELINSKI
Per due volte si ritrova al centro dell’area dell’Udinese in buona posizione per fare centro e per due volte viene murato sul più bello dal gambone di un avversario. Nella ripresa, allora, ci prova da fuori, ma questa volta a negargli la gioia del gol ci pensa la traversa, baciata dopo la parata di Musso.
5 CALLEJON
Spinge meno del solito e la mancanza di Di Lorenzo rallenta la catena di destra dove Josè perde il compagno con il quale scambiare il pallone e creare quel solito gioco di sovrapposizioni. Mai pericoloso al tiro e anche poco incisivo dal punto di vista degli assist per i compagni.
5,5 MERTENS
La sua partita dura mezz’ora, giusto il tempo di rimediare un calcione da parte di Becao per poi finire ko per un problema alla schiena. Prima della sostituzione, non si mette in mostra con nulla di particolarmente interessante, anche perché tutto il reparto offensivo fatica a girare nel modo giusto.
6 INSIGNE
Una delle uniche due parate di Musso nel primo tempo arriva su una conclusione del capitano che però arriva al tiro troppo stanco dopo una bella azione personale. La voglia, come sempre, non gli manca e i minuti di riposo avuti a Bologna gli hanno fatto bene per una maggiore reattività in campo.
6 MILIK
L’uomo della provvidenza. Entra per l’infortunio di Mertens e al primo pallone toccato riesce a fare centro. Poi nessun altro sussulto: zero sponde, zero tiri nello specchio della porta. Ammonito per un fallo nella metà campo dell’Udinese, salterà la prossima per squalifica.
7 POLITANO
Quello che aveva fatto vedere a Bologna era solo l’antipasto di quanto fatto vedere con l’Udinese: dai guizzi al gol. E che gol. Decide gioco, partita e incontro con un sinistro di rara bellezza. Rispetto a Callejon ci mette quella verve che mancava, ma i guizzi restano sempre fini a loro stessi.
6 DEMME
Entra con il solito compito di dare ritmo alla manovra e dare ordine al gioco del Napoli. Il contributo in fase di costruzione è ridotto al minimo sindacale, nel senso che non trova mai il corridoio giusto per poter lanciare in velocità e nello spazio i compagni d’attacco e alla fine si limita a fare il compitino.
5,5 ALLAN
Il primo passaggio della sua gara è un lancio di 30 metri per mandare Milik in campo aperto. L’inizio farebbe ben sperare, ma è una rondine che non fa primavera visto che alla lunga il brasiliano si perde tra le maglie del centrocampo dell’Udinese senza riuscire a far valere il suo dinamismo.
5,5 ELMAS
Rischia grosso innescando una ripartenza dell’Udinese sventata solo dall’intervento in acrobazia di Koulibaly sulla linea. L’impatto con la gara non è assolutamente dei migliori e anche con il passare dei minuti non riesce a entrare nel vivo del gioco nonostante la sua grande voglia di spaccare la partita.
6,5 GATTUSO
Questa volta parte con i titolarissimi dal primo minuto, ma alla prima vera occasione l’Udinese passa in vantaggio e la partita si mette tutta in salita. E a ribaltare le cose ci pensano i subentranti. Con il primo cambio – seppur obbligato – il Napoli trova il pareggio, mentre è il colpo di magia di Politano a cambiare la storia della partita. Da rivedere la manovra che è ancora un po’ lenta rispetto al solito.