Carlo Ancelotti lo ha provato (e riprovato) come play, come giocatore che costruisse il gioco del Napoli: non un vero regista, ma uno che si facesse scaricare il pallone dai centrali per poi verticalizzare il gioco. Piotr Zielisnki si è calato nella parte, ha abbandonato il ruolo di mezzala, ha abbassato il suo baricentro rispetto alla posizione di trequartista occupata in Nazionale, per virare in un punto del terreno di gioco mai occupato in precedenza. In questa posizione del 4-4-2, molto più vicino alla propria area di rigore che a quella avversaria, ha avuto anche compiti difensivi più stringenti: il solo gol realizzato in stagione a fronte di un minutaggio cospicuo e con la presenza (da titolare o subentrato) in campo in 22 delle 23 gare giocate finora dal Napoli in stagione.
L’interpretazione del ruolo del play, ha portato Zielinski ad essere l’uomo del Napoli che ha completato più passaggi in Serie A: stando ai dati di InstatScout, 1065 sono stati i passaggi fatti, 958 quelli completati, con una media del 90% nella capacità di trovare un compagno di squadra, con una media di 61 tocchi a gara per un altro azzurro e 55 sono quelli che hanno avuto successo. Non sono numeri da play puro: Gattuso, invece, nel 4-3-3 lo sposta, nuovamente, sull’interno sinistro, provando a valorizzare quei numeri che il polacco ha mostrato di continuare a sfoderare, anche in questa stagione vissuta più distante dalla zona pericolosa. Anche perché le statistiche sono, praticamente, da uomo di chiara fase offensiva. Zielinski è terzo per tiri in porta, con Insigne che guida la classifica con 47 conclusioni (20 verso lo specchio), Mertens al secondo posto con 45 tiri (9 tra i pali) e Piotr a quota 41 (8 verso lo specchio), ultimo uomo del Napoli a superare le 40 conclusioni. Sempre alle spalle ai due attaccanti, Zielisnki è il terzo per passaggi chiave completati finora (rispettivamente Insigne 44, Mertens 43, Zielinski 35). Lo spostamento in una zona più offensiva, un baricentro più alto voluto da Gattuso (che, per queste motivazioni ha alternato Fabian ed Allan nel ruolo di centrocampista centrale) è anche da addebitarsi per quelle statistiche nelle quali il polacco primeggia tra tutti gli uomini della rosa. In Serie A, Zielinski è primo per dribbling, con una percentuale molto alta: sono 64 i dribbling provati, 46 quelli riusciti, con il 72% di successo ed una media di 3.7 tentativi di saltare l’uomo a gara e 2.6 volte di creazione della superiorità numerica. Inoltre, Zielinski è il migliore del Napoli nei duelli in attacco: 121 quelli provati, 72 quelli vinti, con 60% di vittoria ed una media di 7 duelli a gara e 4.1 portati a termine.
Se Gattuso ha un’idea su dove schierarlo, anche De Laurentiis ha la certezza di voler ripartire da Zielinski nel prossimo ciclo partenopeo. Per questo, nella scorsa settimana ha incontrato il suo agente, Bolek: mancano pochi dettagli per un rinnovo fino al 2024, con un raddoppio dell’attuale ingaggio (passando a poco più di due milioni di base fissa), mentre si limano ancora i dettagli sulla clausola rescissoria e sul peso da dare alla questione diritti d’immagine legati alla multa post-ammutinamento che, anche, è stata oggetto del contendere tra il patron partenopeo e l’agente del polacco.