Non solo Cavani, il Napoli si muove: il casting di De Laurentiis


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Mertens e Milik hanno dato prova di affidabilità, ma tra 7 mesi lo scenario potrebbe cambiare

NAPOLI – Mica ci si può fossilizzare su se stessi, sui ricordi, sulle suggestioni e persino nelle emozioni: Cavani è “mon amour” per Napoli, e glielo hanno detto con tutti i cori del Mondo, però poi il casting deve procedere, a prescindere direbbe Totò, perché nulla è scontato, men che meno l’imprevedibilità. Mica si può ignorare il percorso del calcio, che quando rotola assume traiettorie impreviste: ci sono due centravanti in questo momento, uno ha dimostrato di avere nelle corde cinquantasei reti in due stagioni (ed è Mertens, lo chiamavano il falso nueve) e l’altro, quando arrivò, con il fardello dell’eredità addosso del pipita (ed è Milik) ne fece sette in nove partite, proprio come un bomber di razza, con tanto di carattere e due legamenti, ma non si poteva sapere, ancora da scrificare. C’è una stagione ch’è appena cominciata, è impossibile andarci a leggerci come cartomanti, il calcio è altro, però il Napoli,che indicazioni ne ha avute tanto da Mertens quanto da Milik, scruta quell’universo ch’è racchiuso nelle aree di rigore, osserva con curiosità ciò che c’è in giro, sa che tra sette mesi potrebbe aver bisogno di tuffarsi su un bomber o anche no, ma il dovere chiama, anzi impone, di non indugiare e di lanciarsi, con discrezione, oltre le frontiere del gol, tuffandosi tra l’Olanda, la Spagna e Marassi (per il momento). Avercelo o non avercelo, un centravanti, non è differenza (reti) da poco….

From: Corriere Dello Sport.

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