Nuovo Napoli, vecchio Hamsik: dopo un’ora arriva la sostituzione


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C’è un nuovo Napoli in città, una squadra arricchita dall’arrivo di Carlo Ancelotti e stravolta, anche se solo in parte, dal nuovo allenatore. Via un calciatore importante come Jorginho, dentro nuovi e freschi volti che possono ampliare una rosa che si è dimostrata già competitiva in queste prime due uscite stagionali, pur con qualche difetto di troppo. La squadra azzurra, però, aveva bisogno delle sue certezze in questo avvio di campionato e se un punto di raccordo c’è tra le esperienze passate e quella di Ancelotti ha un nome e cognome ben preciso: Marek Hamsik.

Lo slovacco ha cominciato la sua dodicesima stagione da calciatore del Napoli, l’ennesima da capitano e la prima da recordman, visto che nella passata stagione ha stracciato via i precedenti dati di presenze azzurre e gol con la maglia napoletana superando anche Diego Armando Maradona. La costante di Marek, però, si chiama sostituzione: anche con Carlo Ancelotti, infatti, lo slovacco ha lasciato il campo in entrambe le prime partite ufficiali dell’anno, restando in campo 70 minuti contro la Lazio e 63 sabato sera contro il Milan. Dati che non sono una novità per lui, visto che quella della sostituzione è ormai una «tradizione» che negli ultimi anni ha caratterizzato il suo utilizzo.
 

From: Il Mattino.

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