La preoccupazione di Sarri.
Oramai è ufficiale. É crisi.
Se 2 sconfitte consecutive erano un indizio, la terza ne è la prova. É crisi di uomini e di gioco.
Il calciatore simbolo di questa crisi
di uomini e di gioco é Jorginho. L’Italo-brasiliano non è né un fuoriclasse né un campione. É un ottimo giocatore, ed era l’uomo giusto al posto giusto. Nel gioco del Napoli, fatto di una fitta rete di passaggi e di triangoli ravvicinati, Jorginho era il calciatore che appoggiava i compagni. Da qui, il numero biblico di palloni toccati a partita. Per Sarri il centrocampista non è il carnefice, ma la vittima. É vittima di una squadra che si allunga. Cosicché, la fitta rete di passaggi e di triangoli ravvicinati, va a farsi benedire.
E per partecipare alla festa, ecco l’inspiegabile appoggio di Jorginho che lancia a rete il Besiktas.
Tanti errori individuali
e di reparto anche dietro. Come si sa, una linea difensiva poco coperta, é una linea difensiva a rischio. Ricordate il Napoli di Benitez e le praterie tra centrocampo e difesa? Era lì, che scorrazzavano gli attaccanti avversari e si inserivano tutti gli altri. Ebbene, l’attuale Napoli di Sarri é parente stretto del Napoli di Benitez. Aggiungiamoci le licenze di gioco che spesso si prende Koulibaly, qualche indecisione di Reina, il pallone che lascia sfilare Maggio, la marea di maglie azzurre che lasciano impattare di testa l’attaccante turco, il quale non ha neppure la necessità di accennare vagamente ad un saltello…
Quest’ultimo errore difensivo poteva essere coperto dal sacrosanto fischio arbitrale per l’evidente fuorigioco. Ma di errore si tratta.
L’attacco ha funzionato
dopo la pausa contro Atalanta e Roma, e nonostante l’assenza di Milik. Tante occasioni per segnare, 2 goals fatti, un rigore sbagliato da un Insigne in lacrime, ed un’ulteriore segnatura annullata forse ingiustamente. Il problema del Napoli non sembrerebbe essere davanti. Il tridente leggero ha funzionato e l’ingresso di Gabbiadini é stato positivo. In attesa del ritorno del calciatore polacco, o del mercato di Gennaio, l’attaccante triste può, e deve essere recuperato alla causa,
Positivo anche il debutto di Diawara, che napolisupporters aveva ipotizzato in questo precedente articolo. Fisico importante e grande personalità per il calciatore africano. Come ha spiegato Sarri, lui ha più gamba di Jorginho, e negli spazi ampi é da preferire al Brasiliano. Forse quindi, é il caso di tenerlo maggiormente in considerazione, e di ricordarsi anche di Rog, sino ad ora tra panchina e tribuna.
Il Napoli è malato, il riposo ed un brodo caldo non sono sufficienti. Se é un problema di modulo, si cambi modulo, se é un problema di uomini, spazio a facce nuove. All’allenatore azzurro il compito di trovare la cura appropriata e la medicina più efficace.